22/10/2018, 12.45
USA-RUSSIA-CINA
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C’è anche lo sviluppo militare cinese dietro la decisione di Trump sui missili

Il Trattato sui missili a medio raggio (Inf) impegna solo Washington e Mosca e lascia a Pechino la possibilità di sviluppare nuove armi. Attese, anche se con poche speranze, per la missione che sta compiendo a Mosca il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Bolton.

Mosca (AsiaNews/Agenzie) – Attese, anche se con poche speranze, per la missione che sta compiendo a Mosca il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Bolton, giunto nella capitale russa per incontrare oltre al suo omologo, anche il ministro degli Esteri Sergei Lavrov. A loro egli cercherà di spiegare la decisione di Trump di far uscire gli Stati Uniti dal trattato sul controllo dei missili nucleari a medio raggio (Intermediate-Range Nuclear Forces - Inf), firmato da Reagan e Gorbaciov nel 1987.

Lo stesso Gorbaciov, ieri, in un'intervista all'agenzia russa Interfax ha affermato che "abbandonare questi accordi ... mostra una mancanza di saggezza", perché ritirarsi da un trattato chiave sul controllo delle armi nucleari concluso durante la Guerra Fredda è un'inversione degli sforzi per ottenere il disarmo nucleare.

La decisione annunciata da Trump – che sabato ha confermato che gli Stati Uniti hanno intenzione di abbandonare il Trattato INF – è stata motivata dal presidente Usa con il fatto che la Russia sta violando l’accordo. Accusa che era stata lanciata già nel 2014 dall’allora presidente Obama che scelse di non ritirarsi dal trattato per la pressione dei leader europei, preoccupati perché tale mossa avrebbe fatto ripartire la corsa agli armamenti e messo di conseguenza in prima linea i Paesi del Vecchio continente.

Al Cremlino che aveva definito la decisione Usa “un passo molto, molto pericoloso”, si è dunque unita la portavoce del ministero degli Esteri cinese, Hua Chunying, che ha definito “sbagliata” la decisione del presidente Trump. In realtà proprio la Cina appare essere uno dei fattori che hanno motivato la decisione americana. Il Trattato, infatti, vincola Washington e Mosca, lasciano Pechino libera di sviluppare e dispiegare missili nucleari a medio raggio. E questo porrebbe gli Usa in posizione svantaggiata nella crescente rivalità con Pechino anche sul piano militare.

Significativamente sabato Trump ha detto: “porremo fine al Trattato e poi svilupperemo nuove armi”, a meno che Russia e Cina non acconsentano a un nuovo accordo.

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