04/05/2021, 08.53
SIRIA - A. SAUDITA
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Damasco, delegazione saudita da Assad per riaprire l’ambasciata

La delegazione guidata dal capo dell’intelligence Khalid Al-Humaidan. La rappresentanza ufficiale era chiusa dal 2012. La riapertura forse dopo l’Eid al-Fitr. Previsti nuovi incontri fra le parti nelle prossime settimane. Da Riyadh a Teheran, si muove la diplomazia mediorientale. 

Damasco (AsiaNews/Agenzie) - Dopo aver riattivato i fili della diplomazia con l’Iran, in queste ore Riyadh ha avviato contatti diretti con la leadership siriana per la riapertura dell’ambasciata saudita a Damasco, chiusa ai tempi della guerra. Secondo alcune fonti, rilanciate dal quotidiano indipendente saudita Rai Al-Youm, la volontà del regno wahhabita è di “ripristinare le relazioni diplomatiche” fra le due nazioni nel tentativo di allentare (parte) delle tensioni che lacerano la regione mediorientale. 

Ieri alcuni alti funzionari sauditi hanno incontrato il presidente siriano Bashar al-Assad a Damasco, nel tentativo di riallacciare le relazioni diplomatiche interrotte da almeno un decennio. La notizia è stata rilanciata nella notte da alcuni siti e pagine social vicine alla leadership siriana, secondo cui a capo della delegazione proveniente da Riyadh vi era il capo dell’intelligence Khalid Al-Humaidan. 

All’incontro ha partecipato anche il capo dei servizi di sicurezza siriano Ali Mamlouk. Nel caso di una svolta positiva nelle trattative, i piani prevedono la riapertura della rappresentanza diplomatica saudita a Damasco dopo la festa di Eid Al-Fitr che segna la fine del Ramadan, il mese sacro di digiuno e preghiera islamico. 

Il quotidiano, pubblicato a Londra, riferisce inoltre che i componenti della missione diplomatica dovrebbero tornare in Siria nelle prossime settimane per ulteriori trattative. L’ambasciata saudita in Siria ha chiuso i battenti nel 2012, a poco più di un anno dall’inizio del conflitto e ha sempre sostenuto i gruppi ribelli e jihadisti che hanno cercato - invano - di rovesciare il presidente Assad. Una posizione che ha unito le nazioni del Golfo, con in prima linea la stessa Arabia Saudita e il Qatar i quali hanno fornito armi e sostegno a livello di intelligence e logistico. 

Dalla pubblicazione della notizia, Siria e Arabia Saudita non hanno confermato né smentito l’incontro di ieri. Una ulteriore tappa dell’attivismo diplomatico nella regione di Riyadh, come confermato in una recente intervista del principe ereditario Mohammed bin Salman (Mbs) che ha auspicato una ripresa dei dialoghi con Teheran. Un invito raccolto e rilanciato dagli iraniani. 

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