06/12/2016, 15.36
INDIA
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Decine di migliaia di indiani piangono la morte di Jayalalithaa, “madre” del Tamil Nadu

La chief minister, malata da tempo, si è spenta a 68 anni. Ex attrice di Bollywood è famosa per le sue stravaganze e per aver trasformato lo Stato con programmi sociali e mense per i poveri. Contro di lei numerose accuse di corruzione, “meccanismo di una dialettica politica diffusa in India”.

Chennai (AsiaNews) – Decine di migliaia di cittadini del Tamil Nadu si sono riversati per le strade di Chennai alla notizia della morte della loro “madre”. La chief minister Jayalalithaa Jayaraman, per tutti semplicemente “Amma” (madre), si è spenta ieri sera all’età di 68 anni all’Apollo Hospital, dove era ricoverata da due mesi. Ex attrice di Bollywood, famosa per le sue stravaganze, è tra i leader politici più amati di tutti i tempi. Alcuni cattolici dell’India affermano ad AsiaNews: “È stata un grande capo. Coraggiosa, tenace, ha saputo aiutare i poveri in maniera davvero concreta”. Un’altra fonte cattolica aggiunge: “Da donna, non ha avuto vita facile in India. Ma ha sempre combattuto, dopo ogni sconfitta si è sempre risollevata, diventando un punto di riferimento per tante altre donne”.

Il Consiglio dei vescovi del Tamil Nadu (Tnbc) e quello dei vescovi di rito latino (Tnlbc) hanno espresso le più sentite condoglianze. In un messaggio diffuso oggi, ricordano che con il suo carisma Jayalalithaa è “riuscita ad attrarre migliaia di persone”. “Ha vinto il cuore della gente”, affermano, promuovendo diversi programmi sociali in favore di poveri e indigenti.

Il Tamil Nadu ha decretato sette giorni di lutto. Alle 4.30 di oggi pomeriggio (ora locale), si sono volti i funerali. Le spoglie di Jayalalithaa, avvolte nella bandiera indiana, sono rimaste esposte per tutto il giorno sulla scalinata del palazzo di governo. La fonte riporta che “fin dalle prime luci della mattina i suoi sostenitori sono accorsi da ogni parte della città per darle l’estremo saluto”.

Ore e ore di attesa e sei chilometri di coda “dimostrano quanto fosse amata”. Amma era nata nel 1948 nel villaggio di Melukote, attuale Stato del Karnataka. All’età di due anni rimane orfana di padre, un avvocato che aveva sperperato tutta la fortuna della famiglia ancor prima della sua nascita. Fin da piccola si distingue a scuola per le sue capacità e inizia a recitare a 13 anni.

Nella sua carriera cinematografica è apparsa in più di 140 film, spesso al fianco di MG Ramachandran, in seguito divenuto suo mentore politico introducendola nel partito All India Anna Dravida Munnetra Kazhgam (Aiadmk).

Nel 1989 prende le redini della formazione politica, diventando la prima donna a capo dell’opposizione in Tamil Nadu. Nel 1991 viene eletta chief minister, il primo di cinque mandati (i successivi sono nel 2001, 2002, 2011 e 2015). Sotto la sua leadership, lo Stato si è trasformato da uno dei più poveri di tutta l’India fino a emergere tra i primi cinque in campo sociale, industriale e della sicurezza contro i crimini.

Alcune suore di Chennai affermano che Amma “ha aiutato i poveri, gli studenti e i bisognosi, applicando prezzi più bassi per coloro che si trovano in difficoltà”. Un’altra fonte riporta che “Jayalalithaa è lodata dalla maggior parte della popolazione perché è riuscita a fornire beni e servizi a prezzi calmierati. Per esempio ha fondato una catena di ristoranti, hotel, mense – tutti con il titolo di ‘Amma’ – dove offre pasti e alloggi a costi inferiori. Una colazione, che in media costa 30 rupie (0,4 euro), i suoi locali la danno a 10 rupie”.

Accanto a grandi simpatie e affetto, nel corso della sua carriera politica Amma ha attirato anche un gran numero di oppositori. Primo tra tutti il suo avversario Muthuvel Karunanidhi, con il quale si alternava da sempre alla guida dello Stato. “Per questo è stata incriminata varie volte – sostiene la fonte – ma questa dialettica politica è un meccanismo consueto in India”.

I suoi costosi hobbies (10mila sari e 750 paia di scarpe trovate durante un’ispezione nel 1996), accuse di corruzione con regalie durante le campagne elettorali (migliaia di computer regalati a studenti), le hanno procurato aspre critiche da parte dell’opposizione. Nonostante questo, dice la fonte, “è innegabile che sia stata un grande leader. Tutti la amano e piangono la sua scomparsa”.

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