09/09/2020, 12.06
INDIA
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Delhi, la comunità Santvana rafforza l’impegno missionario fra i laici

di Biju Veticad

Mons. Anil Couto ha riconosciuto in via ufficiale due nuove realtà: i fratelli e le sorelle missionarie Santvana. Al via i seminari di formazione per i primi gruppi, in tutto simili al noviziato dei religiosi. Il compito primario resta l’annuncio del Vangelo fra i non cristiani. Fra le iniziative, corsi di formazione e scolarizzazione nelle aree rurali.

Delhi (AsiaNews) - “La nostra intenzione è vivere la missione secondo lo spirito del Vangelo e di far crescere i nostri bambini nello stesso contesto missionario che noi, come genitori, ci troviamo a vivere in prima persona”. È quanto raccontano ad AsiaNews Francis e Julia Prince, una coppia indiana di quattro figli, membri della comunità Santvana che al compito dell’annuncio fra i non cristiani hanno dedicato e votato tutta la loro vita. Essi vivono in una parrocchia della diocesi di Gwalior, nell’Uttar Pradesh, e collaborano con il centro pellegrinaggi locale.

Come altri membri della Santvana, (Consolazione)”, una comunità missionaria laica, (http://www.santvana.org/), i coniugi prestano il loro servizio anche nelle diocesi di Delhi e Meerut: “Io e mia moglie abbiamo completato i quattro anni di formazione teologica, prima di iniziare la missione” e dedichiamo la nostra vita in maniera “esclusiva” per questo scopo. Assieme a queste famiglie che vivono in modo permanente ed esclusivo all’interno delle comunità e parrocchie, vi sono pure laici che hanno aderito alla “alleanza comunitaria”, i quali continuano a condurre la vita consueta in famiglia o nei luoghi di origine, pur promettendo di aderire in modo rigoroso ai valori del Vangelo e ai principi della comunità stessa. 

La realtà del Santvana è in continua crescita, come conferma il riconoscimento e l’erezione da parte dell’arcivescovo di Delhi mons. Anil Couto di due nuove realtà evangelizzatrici: i fratelli missionari Santvana e le sorelle missionarie Santvana, creati il 22 agosto scorso da p. Dheeraj Sabu. Il prelato ha inaugurato il programma di studio intensivo - in tutto simile a un noviziato per i religiosi - per il primo gruppo di donne, la cui guida è affidata a suor Divya Thomas. Per gli uomini il corso di formazione inizierà il prossimo primo ottobre e sarà tenuto dallo stesso p. Dheeraj con la collaborazione di p. Denny George. 

La comunità missionaria è stata fondata da p. Dheeraj Sabu nel 1989, con l’obiettivo di annunciare il Vangelo all’umanità e il suo ministero è, prima di tutto, focalizzato sull’India. Fra i compiti primari vi è la proclamazione del Vangelo, l’adorazione eucaristica e fornire ai fedeli il bagaglio culturale e di fede perché possano, essi stessi un giorno, diventare missionari. Vi sono due dimensioni comunitarie: la “vita comunitaria” che comprende le famiglie che vivono in tutto e a tempo pieno l’esperienza del movimento, cui si aggiungono i membri della “alleanza”, che abbracciano singoli e famiglie in un patto a distanza di amore e spiritualità (Prem-Marg). 

L’adorazione perpetua e la preghiera di intercessione per la missione sono alcuni dei momenti più significativi della vita dei suoi membri. Essi prendono inoltre parte alla campagna “Rise India”, organizzano pellegrinaggi, corsi di formazione, ritiri spirituali e programmi di orientamento alla spiritualità. Fra i motivi ispiratori della missione, quello di restituire dignità umana alle persone più sfortunate ed emarginate, un compito durissimo in una nazione di oltre un miliardo di persone, fondata sulla logica delle caste e con profonde disuguaglianze al proprio interno. Fra le attività dell’ultimo periodo, i corsi di formazione professionale, di scolarizzazione e avviamento alla missione per oltre 500 donne e bambini delle aree rurali. 

(Ha collaborato p. Dheeraj Sabu)

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