25/06/2016, 11.26
BANGLADESH
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Dhaka, monaci buddisti aiutano i musulmani a festeggiare il Ramadan “grazie a Madre Teresa”

Da sei anni i religiosi del tempio Dharmarajika donano cibo agli islamici meno abbienti per permettere loro di interrompere il digiuno rituale. Ogni giorno distribuiscono 500 scatole per l’iftar, colme dei cibi tipici. Un monaco: “Madre Teresa ha detto che si incontra Dio servendo l’uomo. Siamo stati ispirati da questo”.

 

Dhaka (AsiaNews) – Monaci buddisti aiutano i poveri musulmani a celebrare il Ramadan nello spirito di Madre Teresa. È quanto accade a Dhaka nel monastero buddista di Dharmarajika, dove da sei anni i religiosi locali donano scatole di cibo ai fedeli islamici perché essi possano interrompere il digiuno dopo il tramonto (iftar). Buddhapriya Mohathero, assistente direttore del monastero, spiega ad AsiaNews: “Abbiamo lanciato questa iniziativa con uno spirito insolito. Madre Teresa ha detto che si trova Dio servendo gli uomini e noi siamo stati ispirati da questo messaggio”.

Il monaco afferma che le scatole per l’iftar vengono distribuite ai musulmani più poveri che vivono nei pressi del monastero e che non possono permettersi di comprare il cibo. Molti di essi lavorano trainando i risciò e vivono alla giornata: “Durante il sacro Ramadan – racconta Buddhapriya Mohathero – ogni giorno assegnamo 500 scatole per l’iftar”.

I pacchi, informano i monaci, contengono i cibi tipici dell’iftar bangladeshi, come patate a pezzi, peyaju (tempura di cipolle), beguni (tempura di melanzane), chhola-boot (lenticchie), muri (riso al vapore) e jilapi (un dolce fatto con sciroppo di zucchero).

Abdul Hamud, un musulmano, afferma: “Vengo ogni giorno per prendere l’iftar ed essi lo donano con sincerità. Sono molto grato a questi monaci”. Farud Islam, un altro fedele islamico, apprezza la cucina dei buddisti: “I cibi che mettono nelle scatole sono molto buoni, mangiarli dà gusto”.

Shuddhananda Mahathero, un altro monaco, dice: “Crediamo nella pace che viene dall’armonia ma le lamentele delle minoranze in Bangladesh divengono ogni giorno più forti. Il nostro Paese appartiene a tutte le persone di fede, e non intendiamo fare del male a nessuno. Perché quindi veniamo perseguitati?”.

Il religioso spiega che il buddismo è presente in Bangladesh da migliaia di anni, ma i suoi fedeli sono una minoranza (circa lo 0,7%) e il loro numero è in continuo calo.

Il monastero Dharmarajika è stato fondato nel 1960 ed è molto famoso a Dhaka per le opere sociali condotte dai monaci. All’interno del compound i religiosi gestiscono un orfanotrofio, una scuola e una clinica.

 

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