20/05/2017, 11.52
BANGLADESH
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Dhaka, arrestati 27 universitari sospettati di omosessualità

di Sumon Corraya

La polizia ha circondato il centro sociale nella notte. Al momento sono fermati per possesso di droga. Il segretario per la Commissione episcopale Giustizia e pace Theophil Nisharon Nokrek chiede che non vengano perseguiti.

Dhaka (AsiaNews) – I reparti speciali di polizia “Battaglione d’azione rapida” (Rab) hanno arrestato 27 giovani uomini fra i 20 e i 30 anni, sospettati di omosessualità.

Il fatto è accaduto ieri mattina a Keraniganj, vicino Dhaka: una squadra Rab ha raggiunto il luogo nella notte e circondato il centro della comunità dove questi giovani erano riuniti. Il capitano Md Jahangir Hossen, del Rab-10, riporta: “Un totale di 27 giovani erano riuniti nell’area di Atizabar di Keraniganj. Siamo stati informati e abbiamo circondato il centro sociale. Più tardi li abbiamo catturati. Avevamo saputo che erano coinvolti in rapporti sessuali con persone dello stesso sesso”.

Secondo l’ufficiale di polizia, essi si riunivano ogni mese. Durante il raid li hanno trovati in possesso di droghe. Non avendoli scoperti durante atti sessuali, la polizia non li ha accusati di omosessualità, considerato un crimine in Bangladesh. Lo scorso anno, Xulhaz Manna, editore di Roopbaan – una fonte di notizie LGBTI e intrattenimento – è stato ucciso in modo violento da estremisti islamici. L’Isis ne ha rivendicato la responsabilità.

La polizia ha anche arrestato il proprietario del centro sociale, il quale avrebbe dichiarato di aver affittato il centro al gruppo per 10mila taka (177 euro).

I fermati sono per lo più studenti universitari. Si erano riuniti attraverso social media e cellulari. Non essendo stati scoperti in attività omosessuali, l’accusa è di possesso di droga.

Rafiqual Islam [nome fittizio, ndr], esponente omosessuale, racconta ad AsiaNews: “Viviamo come prigionieri in questa società e Paese. Le leggi e i nostri parenti sono contro di noi. Ogni giorno affrontiamo momenti difficili perché siamo gay. Spero che la polizia non si comporti in modo inumano con questi giovani detenuti”. Chiede, inoltre, il loro rilascio.

Intervistato da AsiaNews, Il segretario per la Commissione episcopale Giustizia e pace Theophil Nisharon Nokrek, ricordando che la Chiesa cattolica non approva gli atti sessuali con persone dello stesso sesso, chiede che questi giovani non vengano perseguiti: “Sono esseri umani e hanno il diritto di vivere. Se la polizia ha bisogno di agire per far rispettare delle leggi del Paese, può farlo senza violare i diritti umani”.

Boys of Bangladesh, conosciuto come BoB, è il può grande network omosessuale del Bangladesh sia nel Paese che all’estero. Sono milioni gli uomini e le donne omosessuali che in Bangladesh vivono una difficile situazione a causa dell’opposizione della società.

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