15/07/2010, 00.00
BANGLADESH
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Dhaka vara una banca-dati per i mendicanti, contro lo sfruttamento

di William Gomes
Nella capitale almeno 700mila persone chiedono l’elemosina. Molti sono costretti con la forza; alcuni subiscono amputazioni per farne aumentare il valore. Il governo stanzia due milioni di dollari in progetti di recupero. L’obiettivo è fornire alloggio, istruzione e un impiego.
Dhaka (AsiaNews) – Dhaka inizierà a breve un rilevamento dei mendicanti che affollano le strade della capitale; il governo inserirà i loro nomi in una banca dati, contenente le informazioni base e una fotografia. È quanto spiega ad AsiaNews Gazi Mohammad Nurul Kabir, direttore generale della Fondazione nazionale per lo sviluppo delle persone disabili, che parla di “circa 700 mila mendicanti nella capitale, alla continua ricerca di elemosina alle fermate dei bus, alle stazioni dei treni, nei mercati e agli incroci”.
 
Nurul Kabir ricorda che, nel marzo 2010, il Ministero per il welfare ha creato un comitato ristretto per l’attuazione del programma di riabilitazione dei mendicanti. Gli esperti stanno studiando le modalità e i tempi di applicazione del programma stesso. Sempre a marzo il governo ha inoltre approvato “nuove leggi per contrastare lo sfruttamento” dei questuanti. “I mendicanti sono costretti con la forza – spiega il direttore generale – a chiedere l’elemosina, in molti casi vengono loro amputate parti del corpo per accrescere il valore potenziale”. 
 
Secondo la Vagabond and Street Beggars Rehabilitation Act del 2010, costringere una persona a mendicare è “punibile con tre anni di carcere”. La pena è aumentata a cinque, con l'aggiunta di una multa di 500mila taka (circa 7mila dollari), se vi è “una mutilazione intenzionale del mendicante per accrescerne il valore”. Tuttavia, l’introduzione della normativa non ha cambiato il quadro e il fenomeno “cresce ogni giorno di più nella capitale e in altre zone” del Paese.
 
Il governo ha stanziato quasi due milioni di dollari a favore di progetti di recupero per i mendicanti. Enamul Haque Mostafa Shahid, Ministro del welfare, conferma l’intenzione dell’esecutivo di aggiungere altri 63 milioni e 200 mila taka (poco meno di un milione di dollari) per il prossimo anno. Ai mendicanti verranno garantiti un impiego, l’educazione di base, un addestramento e l’alloggio.
 
Il ministro annuncia infine la campagna di rilevamento, volta a ottenere una stima precisa dei mendicanti in Bangladesh. Essi verranno schedati con foto – per evitare casi di omonimia – e sottoposti a un programma di recupero. La maggior parte dei disabili saranno affidati alle cure dei centri di riabilitazione; alle persone sane saranno concesse possibilità di impiego mantenendole, se possibile, nel distretto di origine. Il rilevamento verrà completato in un giorno e verrà effettuato suddividendo la capitale in 10 diverse zone.
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