19/10/2011, 00.00
BANGLADESH
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Dhaka: Samuel Program, un corso vocazionale per giovani tribali

di Nozrul Islam
Strutturato in nove giornate a tema, si propone di aiutare ragazzi e ragazze a scoprire la loro vocazione: alla vita matrimoniale, consacrata o politica. Molte attività: giornale murale di gruppo, rappresentazioni teatrali e gite.
Dhaka (AsiaNews) – Dialogo, attività e condivisione: è su questi punti cardine che si struttura a Dhaka il Samuel Program, una piccola esperienza di animazione vocazionale rivolta a giovani tribali cattolici di 17 anni, appena usciti dalla scuola superiore. Iniziato nel 2007 e giunto alla sua 4a edizione, il programma si propone come un’alternativa ai tanti “come and see” proposti da istituti e diocesi in Bangladesh, per aiutare i ragazzi a “riconoscere” la loro vocazione religiosa. Secondo gli ideatori del Samuel Program, tali corsi si fondano su un principio di selezione e scarto, che allontana chi non dimostra una precisa vocazione religiosa. Al Samuel Program invece lavorano con i giovani, cercando di aiutarli a scoprire e vivere la loro vocazione in modo positivo, qualunque essa sia: matrimonio, sacerdozio, vita religiosa, politica, o altro.

Per sottolineare la differenza rispetto ad altri corsi, il programma non ha alle spalle membri di un’istituzione unica, ma uno staff di sette persone provenienti da diversi istituti e congregazioni: due sacerdoti del Pime, un diocesano, una suora di Maria Bambina, una luigina, una religiosa della Preghiera della pace (congregazione locale).

Il Samuel Program si struttura in nove giornate a tema, distribuite nell’arco di un anno. Dalla mattina al tardo pomeriggio, i giovani partecipano ad attività miste, come il giornale murale a gruppi, o una piccola rappresentazione del tema. La prima giornata è dedicata all’esame delle singole vocazioni, attraverso le testimonianze di chi le vive. Uno degli incontri è la cosiddetta exposure, una gita per vedere qualche realtà sociale di Chiesa. Verso la fine del programma, un giorno è dedicato alla vita matrimoniale e uno alla vita consacrata. Al termine di queste nove giornate, i giovani devono scrivere un impegno, che risponde a una consapevolezza: ognuno di noi è amato da Dio e chiamato a collaborare con il Signore nella Chiesa.

Oltre alla possibilità di riflettere sulla loro vita, a colpire di più i ragazzi è vedere degli adulti che pensano e si dedicano a loro. In Bangladesh, infatti, il mondo dei “grandi” è tenuto separato da quello dei piccoli. L’adulto insegna e ordina, ma non condivide. Invece, proprio l’atteggiamento di condivisione su cui si basa il Samuel Program rende l’occasione un momento formativo forte.

Quest’anno, in 38 hanno ricevuto il certificato di frequenza, dato a chi frequenta almeno 7 giornate su 9. Nel complesso, il numero massimo raggiunto è stato di 89 partecipanti, circa 60 ad ogni incontro. 
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