09/12/2015, 00.00
BANGLADESH
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Dinajpur festeggia suor Gaetanina, da 50 anni al servizio della Chiesa bengali

di Sumon Corraya
La religiosa fa parte della congregazione delle Sorelle catechiste del Cuore immacolato di Maria (Cic), fondato nel 1951 dall’allora vescovo mons. Obert PIME. Per 16 anni ha guidato le sue consorelle, spingendo per dare loro più istruzione e un ruolo più incisivo nella società. In una società “dominata dagli uomini” è riuscita a mantenere salda la vocazione e a rafforzare l’apporto femminile alla Chiesa e al Paese.

Dinajpur (AsiaNews) – Dopo 50 anni di vita consacrata “sento soprattutto tanta felicità. Ero una bambina molto semplice, ma Gesù mi ha scelta per servire nel Suo regno e questo mi rende piena di gioia. Ho sempre pregato Cristo davanti alle sfide della mia vita, e Lui mi ha sempre risposto”. Lo dice ad AsiaNews suor Gaetanina Corraya, 73 anni di cui appunto 50 nelle fila delle Sorelle catechiste del Cuore immacolato di Maria (Cic). La congregazione religiosa è stata fondata nel 1951 dall’allora vescovo, mons. Joseph Obert, del Pontificio Istituto Missioni Estere.

Oggi le Sorelle in Bangladesh sono 167, il secondo gruppo religioso per numero di aderenti del Paese. Per quattro mandati suor Gaetanina le ha guidate come Superiora generale: “Sono stati 16 anni impegnativi. Il mio primo pensiero è stato quello di garantire la migliore istruzione possibile alle mie sorelle, al punto che oggi la stragrande maggioranza è laureata. Viviamo in tempi molto competitivi, in cui è fondamentale poter contare su strumenti adeguati”.

Nel suo periodo come Superiora, ha avuto la gioia di inaugurare sette conventi: “Io credo che le religiose scelgano questa vita per servire gli altri. Ma penso anche che sia necessario garantire loro un’abitazione degna e la possibilità di avere accesso al cibo. Lo stesso vale per la remunerazione: penso che dovrebbe essere un poco più dignitosa, quando le sorelle sono chiamate a servire la Chiesa o i padri religiosi del Paese. Perché al momento è impossibile vivere senza sostegno economico”.

La vocazione arriva per suor Gaetanina grazie a un insegnante della sua scuola elementare, Peter Peries, che “ci incoraggiava ad ascoltare la chiamata di Dio. Anche i miei parenti mi hanno sostenuta in questo cammino. Tuttavia voglio sottolineare quante sfide vengano oggi da questa società dominata dagli uomini: ringrazio Dio perché nonostante tutto sono riuscita a mantenere salda la vocazione e a rafforzare l’apporto femminile alla Chiesa locale e alla società civile”.

Queste sfide producono, dal suo punto di vista, un calo delle vocazioni: “La comunità bengali non è più forte nella fede come un tempo, e questo mi preoccupa. Fortunatamente viene ancora un grande sostegno dalla comunità tribale. Tuttavia penso che il primo motore di cambiamento debba essere la famiglia: pregare il Rosario, insegnare il catechismo ai propri figli è dovere dei genitori”.

Dopo questo lungo cammino, suor Gaetanina si dice prima di tutto felice: “Ero una bambina molto semplice, ma Gesù mi ha scelta per servire nel Suo regno e questo mi rende piena di gioia. Ho sempre pregato Cristo davanti alle sfide della mia vita, e Lui mi ha sempre risposto”.

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