15/07/2019, 11.59
BANGLADESH
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Diritti terrieri e contrasti matrimoniali: cattolici formati da esperti di Giustizia e pace

di Sumon Corraya

Il seminario di tre giorni era organizzato dall’arcidiocesi di Dhaka. La minoranza cristiana subisce spesso espropri forzati da parte della maggioranza musulmana. Molti contenziosi legali nascono dai matrimoni misti o dalla vendita di terreni in maniera avventata. I contrasti tra i coniugi dovuti alla mancanza di consenso al momento delle nozze da parte delle ragazze costrette a sposarsi per volere dei genitori.

Gazipur (AsiaNews) – Come difendere i diritti legali sui terreni e risolvere le controversie in ambito matrimoniale: sono stati i temi oggetto di discussione durante tre giorni di seminario a Bhadun, Gazipur (vicino Dhaka). Il corso si è concluso il 13 luglio ed era promosso dal consiglio pastorale della regione di Bwawan in collaborazione con la Commissione Giustizia e pace dell’arcidiocesi di Dhaka.

Il corso ha affrontato una delle questioni più delicate per la minoranza cattolica: quella dei terreni della comunità e dei frequenti casi di espropri forzati da parte della maggioranza musulmana, che spesso agisce con la connivenza delle autorità di polizia e della magistratura. Ancora più di frequente i criminali traggono vantaggio dalla propria posizione dominante, consapevoli delle debolezze della minoranza religiosa che non denuncia per paura di ritorsioni.

Il seminario era volto proprio a fornire competenze legali ai cattolici, in modo da renderli consapevoli dei propri diritti ed esigerne il rispetto dalla maggioranza. Vi hanno partecipato 90 fedeli provenienti da 13 parrocchie (l’arcidiocesi ne conta 30 in totale). L’avvocato p. Albert Thomas Rozario, organizzatore del seminario, afferma ad AsiaNews: “Nella nostra regione, il problema della terra è il tema più difficile. Molti cattolici soffrono e molte famiglie sono del tutto rovinate perché non riescono a salvare i propri terreni. Noi vogliamo salvare le terre di chi ancora le possiede”.

P. Albert, parroco di Dharenda, riferisce che molti contenziosi scaturiscono dai matrimoni misti, quando lo sposo musulmano vuole prendere possesso delle proprietà della moglie cristiana. “Oppure – continua – a volte i fedeli non si rendono conto dei pericoli che corrono quando in maniera avventata vendono i terreni in occasione del matrimonio di un figlio o alle imprese edili”.

Il parroco riferisce inoltre che le questioni legali connesse al matrimonio sono un altro tema rilevante: “Molte persone non sanno che il vincolo matrimoniale si può annullare se marito o moglie hanno omesso informazioni importanti o se c’è stata mancanza di consenso”.  

I partecipanti riportano che il seminario è stato davvero istruttivo. Secondo Jewel Costa, 37enne della chiesa di Pagar, “il problema dei cristiani è che sono timidi. Se non ottengono giustizia dai tribunali inferiori, devono fare appello alla Corte suprema”. Per la 45enne Chemaly Rozario, dalla parrocchia di Nagari, “il corso è stato molto utile perchè ho capito come posso salvare il mio terreno”. Bernard Rozario, della chiesa di Rangamatia, conclude: “Già sapevamo che le dispute terriere potevano essere risolte. Ora abbiamo imparato come farlo. Abbiamo anche compreso che la maggior parte dei problemi coniugali sono dovuti alla mancanza di consenso delle ragazze, fatte sposare dai genitori contro il loro volere”.

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