08/03/2007, 00.00
PAKISTAN
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Donne pakistane, sempre più vittime di conversioni forzate e violenza

di Qaiser Felix
Secondo il rapporto 2006 sullo stato della donna in Pakistan, preparato dalla Commissione pakistana per i diritti umani, aumentano i casi di discriminazione e violenza contro le donne, soprattutto membri delle minoranze religiose.
Islamabad (AsiaNews) – Come negli anni scorsi, la Festa della donna si scontra in Pakistan con una realtà fatta di emarginazione sociale, nuove ed accresciute difficoltà economiche e violenze: i problemi più gravi che affliggono i milioni di donne pakistane. Lo denuncia il rapporto annuale sullo stato della donna, preparato dalla Commissione pakistana per i diritti umani.
 
Secondo il documento, nel corso del 2006 sono aumentati anche i casi di conversioni forzate di donne che appartengono alle minoranze religiose, stupri impuniti e matrimoni combinati che – soprattutto nelle aree rurali del Paese – distruggono la vita di migliaia di adolescenti. Nel corso del 2006, scrivono gli autori, “si sono verificati 1.821 casi di violenza contro le donne: fra questi, omicidi, stupri, mutilazioni, discriminazione e conversioni forzate. Il dato rappresenta un aumento rispetto al 2005, quando i casi accertati sono stati 1.726”.
 
Nonostante tutto questo, il Paese ha preparato per oggi diverse manifestazioni a favore della donna: marce, cerimonie speciali e dibattiti a cui parteciperanno esponenti politici di entrambi i sessi.
 
La Commissione episcopale Giustizia e Pace si è impegnata a promuovere la causa della donna in diverse città ed ha organizzato incontri e conferenze a Lahore, Hyderabad, Rawalpindi e Faisalabad.
 
Il Segretario generale del Partito nazionale dei cristiani pakistani, Joseph Francis, dice ad AsiaNews: “Il nostro Partito ha deciso di dedicare questa giornata al dramma delle conversioni forzate delle donne. Dopo le proteste contro le caricature di Maometto, le ragazze cristiane di tutto il Paese hanno subito conversioni forzate violente che ci preoccupano”.
 
Il fenomeno colpisce “soprattutto quelle che lavorano in case musulmane ed in piccole aziende. Spesso vengono rapite, stuprate e poi costrette a convertirsi all’islam. Secondo i nostri dati, questo fenomeno si è accresciuto sensibilmente anche perché la popolazione pakistana vuole colpire gli Stati Uniti, e nella loro mentalità il cristianesimo è collegato a quella nazione”.
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