23/12/2004, 00.00
PALESTINA
Invia ad un amico

Dopo 30 anni, in Palestina si vota per le comunali

In lizza oltre 1000 candidati per 300 poltrone nella West Bank; la tornata elettorale rappresenta il primo test in vista delle presidenziali del 9 gennaio. Secondo un sondaggio Fatah ha il 42% delle preferenze.

Ramallah (AsiaNews/Agenzie) – Oggi i palestinesi votano per le elezioni comunali, un evento storico che non si verifica da quasi 30 anni e un banco di prova in vista delle presidenziali del 9 gennaio per scegliere il successore di Arafat.

La tornata elettorale è un primo test indicativo per capire chi fra il movimento Fatah e i fondamentalisti islamici di Hamas riscuote più successo fra gli elettori.

Nella West Bank sono in lizza quasi 1000 candidati per 300 poltrone suddivise nei 26 consigli locali, distribuiti nei diversi villaggi che formano il territorio. Una consultazione analoga era prevista nella striscia di Gaza, ma è stata posticipata perché i continui episodi di violenza hanno impedito le registrazioni al voto.

Una lunga lista di elettori affolla le urne per poter votare; quella di oggi è anche la prima consultazione in assoluto dal 1996, anno in cui Arafat è stato eletto presidente della Palestina.

"Queste elezioni sono importanti perché aprono la strada alle presidenziali" sottolinea Firas Yaghi, capo della commissione elettorale di Ramallah.

Il 9 gennaio i palestinesi sceglieranno il successore di Arafat, morto il mese scorso in un ospedale di Parigi; la scomparsa del leader storico ha riaperto le speranze nel processo di pace fra Israele e Palestina e ha avviato una serie di iniziative diplomatiche volte alla ripresa del dialogo.

Gli analisti danno per sicuro vincitore Abu Mazen, candidato di Fatah, un moderato che gode del sostegno degli Stati Uniti, si oppone alla lotta armata e vuole riprendere i negoziati di pace con il fronte israeliano.

Per le elezioni municipali, il partito di Abu Mazen deve però fronteggiare la sfida dei gruppi fondamentalisti che partecipano per la prima volta alle elezioni, sebbene minaccino di boicottare le presidenziali di gennaio. "Sara un testa a testa fra Fatah e Hamas, i palestinesi sono assetati di democrazia e posso assicurarvi che Fatah vincerà" afferma Hussein Sheik, leader storico di Fatah.

Dalla morte di Arafat gli indici di gradimento per il partito di Abu Mazen sono cresciuti in maniera esponenziale: un sondaggio elaborato da un centro di ricerca di Gerusalemme indica che Fatah gode del 42% delle preferenze, una crescita significativa rispetto al 26% del giugno scorso. Hamas è scesa al 20% rispetto all'iniziale 22%.

Mentre cresce l'ottimismo per una soluzione pacifica del conflitto israelo-palestinese, continuano gli episodi di violenza nella striscia di Gaza: ieri 4 palestinesi e 1 israeliano sono morti in diversi scontri a fuoco nei territori.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Digiuno e preghiera per la pace in Terra Santa
22/12/2004
Natale, vigilia confusa per la popolazione e per i governi d'Israele e Palestina
18/12/2004
La vittoria di Abbas, un invito e una sfida a Israele
10/01/2005
P. Pierbattista Pizzaballa amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme
24/06/2016 12:48
Mons. Sabbah: La jihad del digiuno per Sharon e Abbas
08/02/2005


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”