11/12/2014, 00.00
INDONESIA
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East Java: scuola musulmana (moderata) frusta tre studenti perché sorpresi ubriachi

di Mathias Hariyadi
L'istituto di Jombang è legato al Nahdlatul Ulama, il più importante movimento musulmano moderato. I giovani potevano “scegliere” fra l’espulsione, la fustigazione o restare tre giorni legati a un albero. Preoccupazione dal ministero per gli Affari religiosi, che chiede “metodi non violenti”.

Jakarta (AsiaNews) - Musulmani moderati e società civile manifestano sconcerto per la diffusione di un video su Youtube, in cui si vedono tre giovani studenti di una scuola islamica di Jombang, provincia di East Java, fustigati per 35 volte in modo brutale dal loro insegnante. Con la sola eccezione di Aceh, dove vige la legge islamica, l'uso di un tale metodo punitivo non è prassi comune nelle diverse province dell'Indonesia. I vertici dell'istituto spiegano che i ragazzi sarebbero stati sorpresi ubriachi all'interno della struttura, dopo aver consumato ingenti quantitativi di alcol (proibito nell'islam). 

A destare ulteriore sconcerto, il fatto che proprio Jombang e, in generale, l'area di East Java è sede in realtà della più importante organizzazione musulmana moderata, il Nahdlatul Ulama (Nu). Fra i cittadini illustri di Jombang vi è anche l'ex presidente Abdurrahman "Gus Dur" Wahid, icona della lotta per l'integrazione fra fedi diverse e l'armonia interconfessionale in Indonesia, oltre che membro di primo piano nella storia del Nu. A gettare ancora più sconcerto, il fatto che la scuola in cui è avvenuta la violenza sia guidata da un leader religioso musulmani appartenente proprio al Nahdlatul Ulama. 

Il responsabile della pesantrem - la scuola islamica - Kiai Hajj Mohammad Qoyim conferma senza remore la vicenda, sottolineando che "la fustigazione (nella foto) viene praticata solo per offese gravi". Egli aggiunge che i tre studenti sono stati picchiati con un bastone affilato con il consenso dei loro genitori. I ragazzi avrebbero potuto lasciare la scuola, conclude, ma hanno deciso di restare e affrontare la punizione: rimorso e fustigazione. 

Fra le punizioni "alternative" offerte dalla scuola, quella di essere legati per tre giorni al ramo di un albero, ma hanno preferito essere frustati perché "sarebbe stata una soluzione più rapida". Una punizione inflitta "per amore", perché avrebbero violato "gravemente le regole dell'istituto". 

In passato un altro studente sarebbe stato punito con mille frustate, per un caso di adulterio. 

Interpellato sulla vicenda, il ministro indonesiano (Paese musulmano più popoloso al mondo) per gli Affari religiosi Lukman Hakim Saifuddin esprime preoccupazione e auspica che punizioni così severe non siano più praticate. Per educare i giovani, aggiunge, servono "metodi non violenti". 

 

 

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