08/04/2021, 11.35
INDONESIA
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East Nusa Tenggara, il maltempo blocca gli aiuti alle vittime del ciclone Seroja

di Mathias Hariyadi

Forti piogge e onde alte fino a sei metri ostacolano l’opera delle squadre di soccorso. I beni di prima necessità possono arrivare solo con gli aerei. E' impossibile la navigazione. Il card. Suharyo lancia un appello attraverso la Caritas locale: “Professare la fede cristiana implica fare del bene agli altri”.

Jakarta (AsiaNews) - Il maltempo, caratterizzato da forti piogge e onde alte fino a sei metri, sta ostacolando gli sforzi dei soccorritori che cercano di raggiungere Adonara, nel distretto di Lembata, provincia di East Nusa Tenggara (NTT), una delle zone più colpite dal ciclone Seroja. Le imbarcazioni sono inutilizzabili, perché metterebbero in grave rischio la vita stessa degli operatori e dei volontari impegnati nelle operazioni di prima emergenza, mentre il governo ha dichiarato lo stato di emergenza per la regione. 

Interpellata da AsiaNews suor Wilhelmina Koto, in questo momento nella zona più colpita dal ciclone, conferma le enormi difficoltà nel raggiungere Lembata dove “solo gli aerei sono in grado di portare a destinazione aiuti umanitari”. Augustinus Dharmawan Lie, fondatore di Doctor Share’s Floating Hospital, non ha ancora ricevuto “il via libera per raggiungere NTT” con la propria imbarcazione. “La nave e l’equipaggio - aggiunge - oltre ai medici sono ancora fermi a Mamuju, nelle Sulawesi occidentali, dove stanno aiutando le popolazioni colpite dal terremoto di gennaio”. 

Un altro ostacolo per le squadre di soccorso è rappresentato dalla mancanza di ponti, molti dei quali sono collassati (soprattutto nel distretto di Waingapu, sull’isola di Sumba) per la furia delle acque. AsiaNews ha cercato di contattare gli abitanti di Amfoang, nell’area di confine fra Indonesia e Timor Est, finora invano per la mancanza di linea. In molte parti di Kupang, capoluogo della provincia di NTT, manca anche l’elettricità con numerosi episodi di blackout. 

Il card. Ignatius Cardinal Suharyo, presidente della Conferenza episcopale indonesiana (KWI) e arcivescovo di Jakarta, invita tutta la popolazione, in particolare i cattolici, a mostrare generosità e compassione verso le vittime di Seroja e le loro famiglie. Il porporato ha promosso una raccolta fondi attraverso la Caritas locale (Karina KWI) perché “professare la fede cristiana implica anche fare del bene agli altri”. Mons. Aloysius Sudarso, arcivescovo di Palembang e presidente di Caritas Indonesia, plaude alle parole del cardinale e invita i fedeli ad aderire all’appello. 

Il ciclone tropicale ha colpito in molti punti della provincia di East Nusa Tenggara e di West Nusa Tenggara. Col passare dei giorni emergono con maggiore evidenza le devastazioni provocate dal suo passaggio: le più colpite appartengono alle diocesi di Kupang, Atambua, Weetebula sull’isola di Sumba e Larantuka sull’isola di Flores. 

Intanto sul piano politico monta la polemica sullo stanziamento dei fondi per l’emergenza dal governo nazionale, che finora non sembra aver fornito l’aiuto necessario alla popolazione colpita.

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