22/04/2009, 00.00
CINA
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Eccezionali misure di sicurezza per festeggiare i 60 anni della marina cinese

Iniziano domani a Qingdao tre giorni di festeggiamenti. Stretto controllo intorno a tutta la zona, anche per proteggere le molte autorità estere. Invitate le rappresentanze navali di vari Stati, ma non il Giappone.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Misure di sicurezza al massimo intorno al porto di Qingdao, dove domani avrà luogo la sfilata che inizia i tre giorni di festeggiamenti per i 60 anni della marina militare cinese.

E’ prevista una parata di 21 navi da guerra di 14 Stati, come pure la presenza di autorità e alte cariche militari di molti Paesi. Già in questi giorni per la città si vedono ufficiali navali in uniforme da parecchi Stati, che suscitano l’attenzione di cittadini e turisti. Ci saranno anche seminari e scambi di informazioni. L’alto livello delle rappresentanze di Stati esteri accresce il rischio di attentati.

Ogni accesso al porto è presidiato da personale della marina, come pure è alto il controllo nelle zone circostanti. Fonti locali riferiscono al South China Morning Post che la polizia ha persino “chiesto” ai tassisti di non portare stranieri nella zona vicina al porto, oppure di segnalarli alla polizia subito dopo averli lasciati a destinazione. Forti restrizioni ci sono anche per i media.

Pechino è orgogliosa di celebrare la sua nuova potenza navale: nel 1949 era una mera forza di difesa costiera, oggi è capace di svolgere missioni in tutto il mondo. Il Paese ancora ricorda come 115 anni fa, alla foce del fiume Yalu nel Mar Giallo, la sua flotta del Mare del Nord, considerata la più potente dell’Asia, fu sopraffatta in poche ore da quella giapponese, più efficiente e meglio addestrata. Sconfitta che segnò l’inizio dell’aggressione giapponese contro il più grande vicino e decenni di guerre. La marina giapponese non è tra quelle invitate ai festeggiamenti, mentre ci sono India, Pakistan, Stati Uniti e Russia.

Tra i progetti in corso c’è la creazione di un sommergibile, con un guscio di titanio coperto da una plastica speciale, capace di operare alla profondità anche di 7mila metri, che l’ingegnere Zhao Junhai del China Ship Scientific Research Centre spera sia possibile varare tra il 2009 e l’inizio del 2010. Zhao dice che il sommergibile, superiore agli attuali modelli di Stati Uniti e Giappone, potrà sostenere pressioni di 700 chilogrammi per centimetro quadrato.

Esperti ritengono comunque che la Cina è ancora distante dalle maggiori potenze navali mondiali. Il suo maggiore impegno è la realizzazione di una nave portaerei in grado di competere con quelle statunitensi.

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