25/02/2015, 00.00
EGITTO
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Egitto, crolla il turismo: poca partecipazione anche alla festa in onore di Ramses II

di André Azzam
Le celebrazioni per il faraone egiziano si svolgono due volte all'anno. Dalla rivoluzione del 2011 è crollato il turismo. Nel 2014 si sono persi 385 milioni di dollari. Un gruppo di 500 disabili partecipa alla festa solo perché il viaggio è stato organizzato dal ministro della Gioventù e dello Sport.

Il Cairo (AsiaNews) - Da centinaia di secoli, più di 3300 anni, nel sito archeologico di Abou Simbel in Egitto si verifica lo stesso fenomeno straordinario due volte l'anno. All'alba del 22 febbraio e del 22 ottobre il primo raggio di sole penetra tra le montagne e attraversa il vasto corridoio del tempio di Ramses II fino a raggiungere la statua del dio nella cappella sacra, illuminando il suo volto. L'evento si ripete nel giorno della sua nascita e in quello della sua incoronazione come faraone d'Egitto.

In questi due giorni migliaia di turisti ed egiziani si raccolgono durante la notte per assistere a questo regolare appuntamento tra il dio Râ' e il faraone, il cui regno è stato il più lungo mai esistito nella Terra del Nilo (dal 1279 al 1212 a.C.). Per commemorare questo meraviglioso fenomeno vengono organizzate molte celebrazioni e danze.

L'evento di solito vede la partecipazione di migliaia di turisti, ma la situazione politica attuale, con i bombardamenti dell'aviazione egiziana in Libia e la minaccia continua che proviene dai territori controllati dagli estremisti dello Stato islamico (IS), ha causato un drastico crollo di spettatori. Due giorni fa solo 2.500 persone hanno accompagnato il sorgere del sole, tra cui il governatore di Asswan, poche centinaia di turisti e circa 500 giovani disabili sono arrivati da 23 diverse province egiziane grazie a un viaggio organizzato per loro dal ministro della Gioventù e dello Sport.

Da quattro anni il turismo in Egitto soffre di una spaventosa riduzione. Dalla rivoluzione del 2011, i dati parlano del 95% di turisti in meno tra coloro che visitano le aree archeologiche di Luxor, il Cairo e Asswan. In generale, se si calcola anche il flusso turistico verso il Mar Rosso, l'affluenza dai Paesi stranieri è diminuita del 54%. Le entrate del turismo sono scese dai 400 milioni di dollari nel 2010 a 16,3 milioni di dollari nel 2014.

Il capo dei servizi archeologici di Abou Simbel evidenzia una situazione disastrosa, dichiarando che questo anno sono state cancellate tutte le solite celebrazioni, persino il terzo Festival Internazionale di Asswan della Cultura e delle Arti che si svolge nell'area ogni due anni.

La crisi affligge anche chi lavora nel settore turistico: diversi operatori, infatti, hanno dovuto abbandonare il lavoro e sono alla ricerca di un nuovo impiego.

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