06/12/2013, 00.00
EGITTO
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Egitto, i salafiti appoggiano la nuova Costituzione "per fermare il clima di anarchia"

Il partito al-Nour spingerà i suoi seguaci a votare 'si' al referendum costituzionale di gennaio 2014. La mossa contrasta con le posizioni degli altri partiti islamisti. Per il leader salafita Makhyoun la priorità è dare stabilità al Paese. Fratelli Musulmani in piazza contro il governo ad interim e la Costituzione.

Il Cairo (AsiaNews) - I salafiti del partito al-Nour, il secondo movimento islamico egiziano dopo i Fratelli Musulmani, appoggeranno la nuova Costituzione in vista del referendum del gennaio 2014, per fermare il clima di anarchia che da mesi ha colpito il Paese. Younes Makhyoun, leader di al-Nour, ha affermato in una conferenza stampa che "il partito prenderà parte alle votazioni e voterà 'sì', e lo farà per promuovere la stabilità in Egitto".

Il partito al-Nour rappresenta una parte delle frange più conservatrici dell'islam egiziano, ma dopo la deposizione del presidente Mohammed Morsi - fra i principali leader dei Fratelli Musulmani - ha scelto di appoggiare il governo sostenuto dal gen. al-Sisi, allineandosi con le posizioni di al-Azhar e Chiesa copto-ortodossa. Tale mossa ha creato una spaccatura interna al partito e con gli antichi alleati della Fratellanza con cui hanno condiviso la maggioranza parlamentare fino al giugno scorso.

Lo scorso 1° dicembre un comitato di 50 studiosi nominato dall'Assemblea costituente ha presentato la bozza definitiva del documento. A differenza della Costituzione votata durante il governo Morsi, il nuovo testo non sarà basato sugli "hadit" (racconti sulla vita di Maometto), ma in generale sui principi della sharia, riconoscendo il rispetto dei diritti umani, la libertà religiosa e di culto. Cristiani, donne, portatori di handicap e altre categorie avranno quote di rappresentanza. Il progetto di Costituzione ha mantenuto diversi poteri e privilegi ad appannaggio dei militari, compresa la facoltà di perseguire i civili, nonostante la dura opposizione da parte di molti attivisti laici protagonisti delle manifestazioni del 2011 contro Hosni Mubarak.  

Nel dibattito di questi mesi i salafiti hanno più volte tentato di inserire le norme coraniche all'interno della Costituzione, minacciando di abbandonare la commissione, ma alla fine hanno firmato il documento. All'indomani della presentazione della bozza, Nader Bakkar, portavoce di al-Nour, ha dichiarato che "anche se la Costituzione è stata modificata in molte sue parti, il risultato finale è accettabile anche per noi".

I Fratelli Musulmani responsabili delle rivolte di questi mesi contro l'esercito e il nuovo governo ad interim del presidente Adly Mansour sono contrari alla nuova bozza presentata dall'Assemblea costituente. Nei giorni scorsi l'Alleanza anti- colpo di Stato, guidata dai sostenitori di Mohammed Morsi, ha diffuso un comunicato in cui "respinge in modo categorico la bozza", sottolineando "che il referendum sarà un inutile spreco di denaro". Per i sostenitori di Morsi "il referendum  sarà truccato e servirà solo per mettere un 'timbro di gomma' a un documento incostituzionale".  Oggi i Fratelli Musulmani hanno in programma nuove manifestazioni di protesta contro il governo ad interim. In queste ore l'esercito ha schierato mezzi blindati a piazza Tahrir, Heliopolis (sede del palazzo presidenziale) e Giza. 

 

 

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