16/05/2009, 00.00
INDIA
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Elezioni in India: vince il Congress, crollano gli indù del Bjp e la sinistra del Terzo fronte

di Nirmala Carvalho
Rajnath Singh, presidente del Bharatiya Janata Party ha già ammesso la sconfitta. Mons. Fernandes, segretario generale della Conferenza episcopale indiana, esalta “un risultato benvenuto” a favore “della laicità del Paese”.
Mumbai (AsiaNews) - Vince il Congress, perde il Bharatiya Janata Party (Bjp). Le proiezioni basate sullo spoglio elettronico dei voti in corso attribuiscono alla United Progressive Alliance (Upa), lacoalizione guidata dal partito di Sonia Gandhi e Manmonah Singh, 250 seggi. La National Democratic Alliance (Nda), raccolta attorno al partito indù, si attesta attorno ai 160 mentre il Third Front è a quota 80 circa.
 
Rajnath Singh, presidente del Bjp, ha già ammesso la sconfitta: “Il risultato del Bharatiya Janata Party è totalmente inaspettato. Non si è materializzato il successo che speravamo della National Democratic Alliance. La ragione di questo esito verrà discussa più tardi” ha dichiarato il leader del partito nazionalista indù già alle 11 di questa mattina, ora locale.
 
Interpellato da AsiaNews, mons. Stanislaus Fernandes, segretario generale della Conferenza episcopale indiana, afferma che “per quel che riguarda la laicità del Paese, questo è certo un risultato benvenuto”. Per il vescovo il risultato elettorale “indica che il popolo dell’India vuole un governo stabile” e ha votato  “contro il fondamentalismo ed il comunismo”.
 
Theodore Mascarenhas, responsabile della regione asiatica  al Pontificio consiglio per la cultura in Vaticano, afferma che “il risultato è una risposta del popolo alla politica d’odio contro i cristiani in Orissa e contro le donne nel Karnataka”. Per p. Mascarenhas “il verdetto delle urne riflette ancora una volta l’intelligenza degli indiani che scelgono l’inclusione contro la divisione”.
 
In attesa dei risultati definitivi previsti per oggi cominciano già le prime analisi del voto. La soglia dei 272 seggi necessari per la maggioranza al Lok Sabha non sembra alla portata di nessun partito e quindi il gioco delle coalizioni sarà decisivo per la formazione del governo.
 
Il Bjp ha già fissato per oggi pomeriggio una riunione dei quadri dirigenti per analizzare la sconfitta. Il Congress, che prima dell’inizio delle cinque tornate elettorali aveva dichiarato la disponibilità a lavorare con ogni partito escluso il Bjp, parla ora di apertura a tutti i partiti laici del Paese.
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