08/06/2009, 00.00
LIBANO
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Elezioni in Libano: vince la coalizione filo-occidentale di Hariri

L’alleanza “14 Marzo” proclama la vittoria, ma si attendono i risultati definitivi. Le prime proiezioni assegnano alla coalizione 71 dei 128 parlamentari. Ad Hezbollah, Amal e il movimento del generale Aoun, membri dell’alleanza “8 Marzo” vanno 58 seggi. Per Saad Hariri “non ci sono vincitori o sconfitti in queste elezioni; l’unico vincitore è la democrazia ed i Libano”.
Beirut (AsiaNews/Agenzie) - La coalizione filo-occidentale “14 Marzo”, guidata da Saad Hariri, si proclama vincitrice delle elezioni politiche in Libano. Lo spoglio delle schede è al 90%, ma il Movimento patriottico libero del generale Michel Aoun, alleato con i partiti sciiti di Hezbollah e Amal nella colazione “8 Marzo”, ha riconosciuto la sconfitta.
 
L’affluenza alla urne è stata più bassa del previsto: solo il 54% dei 3,2 milioni degli aventi diritto ha votato. Ma il ministero degli interni afferma che si tratta della percentuale più alta dalla fine della guerra civile nel 1991.
 
La coalizione di Hariri, figlio dell’ex premier ucciso nel 2005, è composta dai sunniti del partito del “Futuro”, dai drusi del Partito sociale progressista e da alcuni partiti cristiani, in primo luogo la “Falange”. “14 Marzo” dovrebbe superare di almeno 10 seggi i rivali di “8 Marzo”. Le prime proiezioni assegnano alla coalizione filo-occidentale 71 dei 128 parlamentari; a Hezbollah, Amal e al Movimento di Aoun andrebbero 58 seggi. Dei restanti posti in parlamento due vanno a candidati nelle liste indipendenti mentre gli altri restano ancora da assegnare.
 
Vari esponenti dei due schieramenti hanno già commentato i primi risultati emersi dalle urne. Per il primo ministro uscente Fouad Siniora è “una vittoria del Libano ed un giorno eccezionale per la democrazia”. Saad Hariri ha affermato che “non ci sono vincitori o sconfitti in queste elezioni; l’unico vincitore è la democrazia ed i Libano”. Il leader di “Marzo 14” ha anche aggiunto di voler “lavorare insieme [a tutte le componenti politiche] e con serietà per il bene del Libano”. Ha poi invitato i sostenitori della sua coalizione a festeggiare senza provocare i partiti dell’opposizione.
Walid Jumblatt, leader della componente drusa dell’alleanza del “14 Marzo” ha auspicato che il nuovo governo includa anche Hezbollah ed i suoi alleati. “Non dobbiamo dimenticare che queste elezioni devono incrementare il dialogo e non devono isolare gli altri partiti”, ha detto Jumblatt confermando così la sua linea di apertura al partito sciita. Dal canto suo Hezbollah prima delle votazioni ha più volte parlato di “governo di unità nazionale”. Per Hassan Fadlallah, parlamentare del partito sciita, “nessun partito può rivendicare di aver ottenuto la vittoria su tutte le altre comunità” e ora “per il Paese si apre una nuova pagina basata su collaborazione, cooperazione e  comprensione reciproca”.
La giornata elettorale si è svolta senza particolari tensioni. Circa 60mila poliziotti e agenti della sicurezza hanno vigilato sul voto. A Tripoli un uomo è rimasto ferito da un colpo di fucile e in alcune delle zone più sensibili le autorità hanno registrato scontri tra le diverse fazioni, ma il ministero degli Interni afferma che il voto si è svolto in modo pacifico.
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