24/05/2010, 00.00
ISRAELE - AUSTRALIA
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Espulso diplomatico israeliano per i passaporti falsi nell’attacco di Dubai

Israele non si esprime sulle responsabilità. Per l’uccisione di Mahmoud al Mabhouh, leader di Hamas, il Mossad si sarebbe servito anche di passaporti irlandesi, britannici e tedeschi.
Canberra (AsiaNews/Agenzie) – Il governo federale australiano ha espulso un diplomatico israeliano, dopo aver costatato che proprio personale israeliano ha prodotto passaporti falsi usati poi in un’azione terrorista a Dubai, dove è stato ucciso un leader di Hamas.
 
Il ministro australiano degli esteri, Stephen Smith ha condannato oggi la frode, definendola “non il gesto di un amico”.
 
Lo scorso febbraio, in occasione del’assassinio di Mahmoud al Mabhouh, a Dubai, si è scoperto che diversi degli uccisori possedevano passaporti australiani, forgiati in Israele. Essi avevano “clonato” i passaporti di quattro australiani che vivono in Israele: Nicole McCabe, Joshua Bruce, Adam Korman and Joshua Krycer. La polizia australiana è convinta che a produrre i falsi – data la loro ottima qualità - sono stati i servizi segreti israeliani.
 
Smith ha anche detto che Israele non si è pronunciata su queste responsabilità. La polizia di Dubai, dove è avvenuto l’assassinio, è sicura al 100% che nell’affare dei passaporti e nell’uccisione del leader di Hamas vi è l’opera del Mossad. Secondo il Dubai gli assassini hanno usato passaporti australiani, irlandesi, britannici e tedeschi di persone che vivono in Israele. Lo scorso marzo anche la Gran Bretagna ha espulso un diplomatico israeliano per il suo ruolo nella forgiatura dei passaporti.
 
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