02/02/2005, 00.00
INDIA
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Festa cattolica sull'isola di Anjediva vietata dai fondamentalisti indù

di Nirmala Carvalho

Il santuario della Vergine delle Sorgenti sorge su un'isola rivendicata dagli indù. La Marina militare vieta la regata-pellegrinaggio dei cristiani di Goa e Karwar.

Goa (AsiaNews) – "Problemi di sicurezza" e il fondamentalismo religioso indù impediscono ai cattolici di Goa e Karwar di celebrare oggi l'annuale festa di Nostra Signora delle Sorgenti (Nossa Senhora das Brotas). Il comando della Marina militare indiana ha vietato la rituale processione "per motivi di sicurezza, in quanto nelle vicinanze della Chiesa si trovano navi da guerra". P. Peter Machado, vicario giudiziale della diocesi di Karwar, in cui rientra la chiesa, ha detto ad AsiaNews che quelle fornite dalla Marina sono "scuse poco credibili" e che in sostanza "si nega il diritto di pregare in un luogo che appartiene ai nostri antenati".

L'antica chiesa di Nostra Signora delle Sorgenti si trova sull'isola disabitata di Anjediva, a 4 Km dalla costa indiana sudoccidentale, di fronte alla città di Goa, antica colonia portoghese e centro di irradiazione della fede cattolica fra i più importanti dell'India. La chiesa è di proprietà statale ed sotto l'amministrazione della Marina, che vi sta costruendo postazioni militari. A luglio 2004 il Contrammiraglio S Sinha, ufficiale al comando dell'area di Goa, aveva assicurato che non ci sarebbero state restrizioni alle celebrazioni religiose.

Dietro il problema della sicurezza, legato all'arrivo di molti fedeli, sembra celarsi quello più profondo del fondamentalismo religioso. Attivisti indù sono contrari alla presenza cristiana in quest'isola che essi considerano propria. Alcuni membri del VHP (Vishwa Hindu Parishad) hanno minacciato di ostacolare le feste cattoliche a Anjediva pretendendo di poter celebrare anche loro un rito in onore della divinità Arya Durga. Secoli fa, sull'isola esisteva un tempio dedicato alla dea. Durante la colonizzazione portoghese, nel XVI secolo, il tempio indù venne trasferito a Angola, Karnataka.

P. Peter Machado afferma che la questione è delicata e potrebbe sollevare tensioni sociali:"Quando un luogo di culto diventa oggetto di contesa, mette a rischio legge e ordine sociale". Egli spiega pure che "quando il governo indiano è entrato in possesso dell'area di Karawar per costruirvi una base navale, aveva assicurato i cristiani che in occasione delle festività avrebbero potuto visitare la chiesa, mentre oggi lo vieta".

La festa di Nostra Signora delle Sorgenti viene celebrata il 2 febbraio con una messa solenne a cui partecipano più di 1.500 pellegrini. "I fedeli – racconta p. Machado – arrivano in barche spesso decorate con bandiere colorate; l'atmosfera è di festa e lo spettacolo molto emozionante".

John Dayal, presidente dell' All India Catholic Union e membro del Consiglio nazionale per l'integrazione, ha chiesto a Oscar Fernandes, ministro dello stato di Goa, di assicurare le celebrazioni a Anjediva in accordo con i governi locale e centrale.

P. Machado ha espresso la speranza che "nonostante le restrizioni di oggi, la comunità cristiana possa avere il permesso di celebrare almeno la festa in onore di San Francesco, il 4 ottobre prossimo". Sull'isola infatti è presente un'altra chiesa cristiana dedicata al santo e meta di pellegrinaggi.

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