07/07/2016, 10.56
TIBET – NEPAL - CINA
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Festeggiavano il compleanno del Dalai Lama, arrestati 30 tibetani

Le autorità di Kathmandu hanno interrotto un evento – previsto da mesi e già autorizzato – preparato per celebrare il leader buddista tibetano, che compie 81 anni. Nel Paese himalayano vivono circa 20mila membri della diaspora, fuggiti dalla persecuzione comunista. La Cina preme sul Nepal per bloccare la loro libertà.

Kathmandu (AsiaNews) – La polizia nepalese ha arrestato 30 tibetani e interrotto un evento convocato per festeggiare l’81mo compleanno del Dalai Lama. I presenti parlano di “atti intimidatori e del tutto fuori dalla legge”, dato che la festa – preparata presso la Songtsen Brikuti School – era già stata autorizzata da mesi dalla pubblica sicurezza. Altri sottolineano la “lunga mano” di Pechino, che da tempo preme sul Nepal per mettere a tacere i circa 20mila membri della diaspora tibetana che vivono nel Paese.

Una fonte anonima racconta al quotidiano Phayul: “La polizia ha minacciato tutti i presenti: lasciate l’area o vi arrestiamo”. I fermati sono al momento nella stazione di pubblica sicurezza di Brikuti Mandap, nell’area di Boudha. Pema, un giovane tibetano che abita nelle vicinanze, racconta: “Chiunque vesta con gli abiti tibetani o da monaco viene arrestato. Ma noi vogliamo celebrare una festa pacifica, il compleanno del nostro amato leader. La politica non c’entra niente”.

Un’altra fonte aggiunge: “I preparativi fatti per mesi, i soldi spesi, il cibo e le performance… tutto è stato buttato. Ma la cosa peggiore è che la psiche dei tibetani che vivono in Nepal è stata davvero ferita. Ci sentiamo soffocati da queste restrizioni senza senso”.

Il governo cinese usa ogni mezzo, compresa la diplomazia e gli investimenti, per evitare problemi con i tibetani che non vivono in patria. Liu Guangyuan, direttore generale del Dipartimento per la sicurezza estera, ha visitato il Nepal nel marzo 2016 per chiedere un impegno diretto di Kathmandu contro possibili manifestazioni anti-cinesi. Jhabindra Aryal, alto funzionario nepalese, lo ha rassicurato: “Lavoriamo per migliorare la cooperazione e nell’interesse commune. Il Nepal sostiene la politica dell’unica Cina e non permetterà che il suo suolo sia usato contro i nostri vicini”.. 

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