24/02/2006, 00.00
Filippine
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Filippine, proclamato lo stato di emergenza nazionale

La presidente Arroyo ha ordinato l'arresto di molti ufficiali delle Forze armate "che cercano di eliminare la democrazia nel Paese" ed ha stanziato truppe armate in difesa del Palazzo presidenziale. Card. Rosales: "La popolazione rimanga calma. Agli occhi di Dio è importante l'umiltà e la voglia di unità".

Manila (AsiaNews) – L'arcivescovo di Manila, il neo-cardinale Gaudencio Rosales, ha invitato questa mattina la popolazione "alla calma ed all'umiltà" davanti allo stato di emergenza nazionale proclamato da Gloria Macapagal Arroyo, presidente delle Filippine.

Dopo un incontro di emergenza con il Consiglio dei ministri, la presidente ha pubblicato questa mattina un "proclama di emergenza" in cui accusa "l'alleanza strategica fra le forze comuniste e l'ala estremista del governo" di "voler eliminare la democrazia nel Paese" ed ha bandito "ogni forma di protesta pubblica". Truppe scelte "proteggono il Palazzo presidenziale e sorvegliano le caserme"

La Arroyo ha inoltre ordinato l'arresto di una serie di alti ufficiali dell'Esercito, accusati di preparare un colpo di Stato. Gli ufficiali arrestati fanno parte dei corpi d'élite delle Forza armate - i marines filippini, i ranger e le forze scelte di polizia – ma la presidente "non ha escluso il coinvolgimento di civili nel tentato colpo di Stato".

"Alcuni – ha detto il card. Rosales - pensano che la situazione vada bene, altri che vada male, ma agli occhi di Dio è importante che noi, prima di ogni altra cosa, cerchiamo l'unità". "Lo stato di emergenza – ha continuato il porporato – è stato dichiarato perchè vi è un effettivo pericolo e perché le diverse forze in campo potrebbero essere tentate ad usare l'arma della violenza. Questo non deve avvenire, perché la protesta nazionale del 1986 [in cui venne allontanato il dittatore Marcos ndr] è stata un successo proprio perché pacifica".

Il cardinale ha poi invitato le persone coinvolte "a mostrare un volto più maturo, perché queste accuse e contro-accuse, che finiscono sempre per divenire proteste di pizza, deteriorano la nostra immagine agli occhi del mondo e danno un pessimo esempio a coloro che dovremmo educare. Chi ha qualche cosa da dire, lo faccia con umiltà".

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