15/06/2004, 00.00
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Fondi per i poveri usati per persecuzioni anticristiane

Gruppo estremista indù vuole conquistare 100 mila villaggi

New Delhi (AsiaNews) – Donazioni straniere a favore di orfani e vedove vengono utilizzate dai militanti del Vishwa Hindu Parishad (VHP) per distribuire armi e materiale propagandistico contro cristiani e musulmani. Il gruppo estremista indù vuole triplicare la sua influenza nell'ambiente tribale indiano nei prossimi 2 anni. Il VHP è l'ala religiosa del Bharatiya Janata Party (BJP), l'ex partito al potere in India, che controlla ancora gli stati centrali dell'India, Gujurat, Rajasthan, Madhya Pradesh, Chhatisgarh e Jharkhand e nei quali governerà per i prossimi 4 anni (eccetto il Jharkhand). Il VHP agisce in stretto contatto con il Vanvasi Kalyan Ashram, noto per incitare i tribali contro cristiani e musulmani e per aver attaccato istituzioni e personale cristiani.

Secondo John Dayal, segretario generale dell'All India Christian Council, una larga parte dei fondi del VHP provengono da indiani espatriati in Gran Bretagna, negli Stati Uniti e in altri paesi, come pure da funzionari, governi e organizzazioni ecclesiastiche che credono di inviare denaro per aiutare vedove e orfani.

In realtà, secondo gruppi per i diritti umani e le minoranze, i fondi vengono destinati per finanziare le campagne di odio contro le minoranze religiose e per diffondere materiale estremista indù. Nel peggiore dei casi, il denaro va a finanziare la distribuzione di particolari lance a più punte, simboli della divinità indù Shiva. Questi fondi sono anche utilizzati per il cosiddetto movimento Ghar Wapsi, "Ritorno a casa", promosso dall'ex ministro degli esteri del BJP, Ju Deo. Il Ghar Wapsi compie azioni coercitive e violente di riconversione all'induismo dei tribali cristiani.

Shyam Gupta, segretario centrale aggiunto del VHP, responsabile dei progetti per la zona dei tribali, ha affermato che l'obiettivo è incrementare la presenza del VHP dai 10 mila attuali a 30 mila villaggi entro il 2006, e di arrivare a 100 mila (un quarto dei villaggi indiani) nel 2001. Il VHP aveva ideato un programma nazionale di espansione, ma la sconfitta elettorale del BJP ne ha cambiato la strategia: ora il VHP punta sugli stati dove il BJP è ancora al potere.

Il principale progetto del VHP è istituire scuole nei villaggi, che operano senza la certificazione o la supervisione del governo. Queste scuole diventano strumento di indottrinamento sistematico dei bambini grazie alla propaganda di odio contro i non indù.

Nonostante ripetute richieste di attivisti dei diritti umani, il governo del BJP si rifiuta di fornire qualsiasi dato sui fondi ricevuti dal VHP. (JC)

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