25/08/2021, 13.01
GIAPPONE
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Fukushima: fissato per la primavera 2023 lo scarico delle acque trattate della centrale

Lo ha annunciato oggi la Tepco, l'azienda responsabile della centrale nucleare colpita dal terremoto e dallo tsunami del 2011. Le acque radiottive, che non possono più essere immagazzinate, verranno prima diluite per ridurre i rischi per la salute. Ma i consumatori sono diffidenti, per cui  il governo comprerà i prodotti ittici per compensare le perdite dei pescatori locali.

Tokyo (AsiaNews/Agenzie) - La Tokyo Electric Power Co. (Tepco) oggi ha annunciato che prevede di rilasciare nell’Oceano Pacifico le acque contaminate della centrale di Fukushima a partire dalla primavera del 2023. A settembre cominceranno le esplorazioni del fondale marino per preparare l’installazione dei tubi che scaricheranno l’acqua dell’impianto nucleare danneggiato dal terremoto e dallo tsunami del 2011.

Attualmente si creano 140 tonnellate di acqua radioattiva al giorno perché le piogge si mescolano con l’acqua della centrale che serve a raffreddare i reattori. Questa viene poi trattata per ridurne la radioattività e in un secondo momento viene immagazzinata in appositi serbatoi. Ma lo spazio a disposizione per lo stoccaggio sta finendo e il governo giapponese ad aprile aveva dato il proprio consenso a rilasciare le acque trattate e ulteriormente diluite nell’Oceano. 

Nonostante le rassicurazioni degli esperti secondo cui lo scarico non prevederebbe rischi per la salute, il governo di Tokyo ha previsto una serie di misure per far fronte al calo delle vendite dei prodotti ittici. Dopo il disastro del 2011, il consumo dei prodotti alimentari provenienti dalla prefettura Fukushima è calato drasticamente. In una riunione dei ministri tenutasi ieri, il governo nipponico ha deciso che comprerà i prodotti che possono essere congelati e cercherà di espandere la rete di vendita per quelli che invece non possono essere conservati a lungo. La Tepco ha inoltre annunciato che intensificherà gli sforzi per monitorare la qualità dell'acqua del mare intorno alla centrale e pubblicherà una serie di informazioni per dissipare le preoccupazioni dei consumatori sulla sicurezza dei prodotti ittici locali.

Tuttavia, dopo aver negato gli indennizzi ad alcuni gruppi di vittime, i residenti locali sono diventati diffidenti nei confronti dell’azienda. Di fronte alle crescenti critiche, Tomoaki Kobayakawa, presidente della Tepco, dopo aver partecipato alla riunione dei ministri di ieri, ha detto ai giornalisti che la sua azienda farà il possibile per contenere le voci negative e rispondere a qualsiasi danno derivante dal rilascio dell'acqua in mare.

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