Giovani cinesi dal papa, prima di andare alla GMG
Città del Vaticano (AsiaNews) Ancora un gruppo di cinesi dal papa. Anche quest'oggi, come la settimana scorsa, all'udienza di Benedetto XVI in aula Paolo VI è presente un gruppo di cinesi. Si tratta di 120 giovani dai 17 ai 30 anni che sono passati da Roma apposta per salutare il papa, prima di dirigersi verso Colonia e partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù. Ai saluti e alla presentazione al Papa (fatti in lingua italiana), i giovani hanno intonato un canto pasquale.
Solo 20 di loro provengono dalla Cina Popolare; altri 15 vengono da Hong Kong e ben 60 da Taiwan. Hanno viaggiato per vie diverse per incontrarsi a Roma e poi proseguire insieme verso Colonia. Sacerdoti italiani che li ospitano sottolineano "l'unità che c'è fra loro, e il desiderio di condividere la fede cristiana".
All'udienza erano presenti anche altri giovani asiatici dal Giappone e dalla Corea.
I giovani cinesi sono arrivati ieri e ripartiranno oggi nel pomeriggio. Essi sono tutti legati al cammino Neo-catecumenale di Kiko Arguello. Durante il viaggio per Colonia ogni gruppo si fermerà in una o due piazze d'Europa per "predicare il Vangelo". Un sacerdote neo-catecumenale ha spiegato ad AsiaNews: "Tutti i giovani del cammino che si recano a Colonia faranno quest'esperienza: si raduneranno in una piazza, a Milano, Zurigo, Friburgo e lì con chitarre e canti annunceranno il Vangelo ai passanti. Anche i nostri amici cinesi faranno questo".
Il gruppo presente oggi all'udienza è il primo di cinesi della Cina Popolare che si reca a Colonia. Secondo informazioni di AsiaNews, molti cattolici cinesi hanno segnalato al Vaticano che si sarebbero recati a Colonia, ma non si hanno ancora conferme. Molti di loro si recheranno a Colonia con visti individuali e non organizzati come gruppi religiosi.
Fra i giovani vi sono membri della chiesa ufficiale, riconosciuta dal governo e membri della chiesa sotterranea. Un gruppo di 50 giovani della Chiesa sotterranea, dal nord della Cina, è giunto a Colonia ieri. Tutti loro hanno chiesto un visto solo "per turismo in Europa". I giovani hanno spiegato ad AsiaNews che a chiedere il visto per "motivi religiosi" si rischia il rifiuto.
Nel '95, per la GMG di Manila, la Chiesa ufficiale aveva inviato un gruppo di sacerdoti e fedeli della Chiesa ufficiale. La presenza della bandiera di Taiwan fra le bandiere esposte creò un problema politico: il segretario dell'Associazione Patriottica ordinò a tutti i fedeli di abbandonare la messa col papa Giovanni Paolo II a causa "dell'offesa ricevuta". La maggioranza dei cattolici rimase di nascosto alla messa, disubbidendo all'ordine.