27/01/2012, 00.00
COREA DEL SUD
Invia ad un amico

Giovani coreani: “La fede è un impegno serio, e migliora la vita”

Per la prima volta nella sua storia, la Conferenza episcopale lancia un sondaggio mirato a tutti i giovani delle 15 diocesi del Paese. I risultati sono sorprendenti: i ragazzi “capiscono bene gli insegnamenti cattolici” e la fede “li aiuta a migliorare la comprensione del mondo e dei loro problemi”.
Seoul (AsiaNews) - I giovani cattolici coreani “capiscono bene gli insegnamenti della fede” e praticare la religione “li aiuta a migliorare la comprensione del mondo e dei loro problemi”. Tuttavia “è necessaria una migliore pastorale delle famiglie con ragazzi giovani”, perché “sono le famiglie a creare l’ambiente giusto per la crescita della fede cattolica”. E’ quanto emerge da un sondaggio condotto dalla Conferenza episcopale coreana fra i giovani delle 15 diocesi del Paese.

I risultati sono stati presentati da mons. Pietro Lee Ki-heon, presidente della Commissione episcopale per la pastorale giovanile. La Commissione ha preparato e inviato 91mila moduli in tutte le parrocchie: il questionario è stato studiato dal dr. Moon Yong-lin, professore del Dipartimento educazione dell’Università nazionale di Seoul; Cho Han-su, membro della Commissione, e dal dottor Won Hyun-ju, anche lui dell’Università della capitale.

Il sondaggio è una “prima assoluta” per la Chiesa coreana. Secondo mons. Lee “ora abbiamo un metodo e una base per capire cosa dobbiamo fare e come possiamo migliorare il nostro lavoro nella società”. Le domande erano divise in quattro categorie: vita personale, vita familiare, vita scolastica e vita sociale. I giovani cattolici - che vivono in uno dei Paesi più secolarizzati al mondo, spronati a una competizione terribile sin da bambini - dicono che la fede “aiuta a comprendere e a superare i problemi quotidiani”.

Alcuni, però, sottolineano che “essere un buon cattolico è difficile e impegnativo”; per altri “la fede interferisce con gli obblighi scolastici”. A questi risponde la maggioranza dei giovani, secondo cui “sicuramente essere cattolici è un impegno, ma questo fa parte dei doveri naturali dei credenti”. Tutti, però, sostengono che il catechismo domenicale è noioso: “Questo - conclude mons. Lee - ci spinge a creare un programma più animato e coinvolgente. Senza però dimenticare qual è lo spirito del catechismo e a cosa esso serve”.
TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Nord Corea, prete cattolico gestirà un centro sociale a Pyongyang
10/11/2008
Cattolici della Nordcorea chiedono di vedere il Papa insieme a quelli del Sud
04/05/2006
Prima delegazione cattolica sudcoreana visita il Nord
26/04/2006
Chiesa coreana: nasce una nuova cattedrale sul confine con il Nord
12/04/2006
Card. Cheong: "Farò di tutto per ospitare in Corea la prossima GMG"
30/03/2006


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”