12/08/2016, 11.46
NEPAL
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Giovani nepalesi: Dopo la Gmg siamo pronti ad annunciare Gesù a tutti

di Christopher Sharma

Alcuni ragazzi raccontano del segno che le giornate di Cracovia hanno lasciato nella loro vite. Dilip Singh afferma: “Essere cattolici non significa soltanto andare a messa la domenica e pregare, ma è un impegno a condividere con gli altri l’importanza di Dio”. Robin Shrestha, volontaria Caritas: “Dopo anni di promesse, la gioventù nepalese è pronta a passare all’azione”.

 

Kathmandu (AsiaNews) – Essere cattolici “non significa soltanto andare a messa la domenica e pregare, ma è uno stile di vita e un impegno quotidiano. Questo è ciò che ho sperimentato: che la Giornata mondiale della gioventù acquista il giusto significato solo quando condividiamo l’importanza che Dio ha nelle nostre storie”. Dilip Singh, giovane cattolico nepalese, racconta del segno che le giornate di Cracovia hanno lasciato nella sua vita e in quelle dei giovani del suo Paese.

Molto spesso, racconta il ragazzo, “i giovani si fanno guidare dagli interessi materiali e rimangono intrappolati in problemi come la povertà e le brame personali. Invece gli insegnamenti cattolici mi hanno guidato nel dedicarmi alla solidarietà e alla comunione, che rafforzano la società. La pace si può raggiungere solo facendo quello che fa la gioventù cattolica, cioè condividere la propria esperienza dell’incontro con Gesù anche con i non credenti”.

Robin Shrestha è una ragazza cattolica che lavora come volontaria alla Caritas locale. Anche lei commenta la recente Giornata mondiale della gioventù: “In passato questi eventi venivano celebrati in diversi modi e con differenti impegni presi a parole. Ma quest’anno la gioventù del Nepal ha deciso di non fermarsi alle promesse e di passare all’azione prendendo in modo serio la chiamata alla missione quotidiana”.

Robin è nata in una famiglia indù: “Dopo diversi anni – racconta – mia madre ha sperimentato la grazia di Dio ed è diventata cattolica e anche io sono stata battezzata. In seguito alcuni sacerdoti mi hanno guidato e preparato ad accedere all’istruzione superiore. Non avrei mai capito il valore dell’educazione e non sarei mai riuscita a passare gli esami se non fossi stata affascinata dall’ideale che propone Gesù per la mia vita”. Ora la ragazza è riuscita a laurearsi e sta portando a termine un dottorato di ricerca. 

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