09/09/2008, 00.00
PAKISTAN
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Gli auguri di mons. Saldanha a Zardari: porti pace e tuteli le minoranze religiose

di Qaiser Felix
In un messaggio al neoeletto capo dello Stato, il presidente dei vescovi pachistani ricorda l’appoggio dato al suo partito e chiede che tutti “possano godere dei loro giusti diritti come cittadini a pieno titolo” e “essere protetti dagli elementi fondamentalisti ed estremisti”.
Lahore (AsiaNews) – La tutela dei pachistani che fanno parte di minoranze religiose da fondamentalisti ed estremisti e la speranza che il nuovo presidente porti “unità, pace e sviluppo” al Paese sono espressi in un messaggio che il presidente dei vescovi pachistani, mons. Lawrence John Saldanha, ha inviato al presidente Asif Ali Zardari, oggi, giorno della sua elezione alla massima carica dello Stato.
 
L’undicesimo capo dello Stato pachistano è stato infatti nominato questa mattina dal Parlamento (nella foto) e nel corso della giornata presterà giuramento nella Aiwan-e-Sadr, la residenza presidenziale nella capitale. A raccogliere il giuramento sarà il ministro della giustizia, Abdul Hameed Dogar. Alla cerimonia sarà presente anche il presidente afgano Hamid Karzai, che ha ricevuto un invito particolare da Zadari.
 
Dopo il giuramento, il presidente incontrerà esponenti di tutti gli ambiti della società pachistana e riceverà gli onori militari da un contingente comprendente uomini delle tre forze armate.
 
“Le più calorose congratulazioni e auguri” per la nomina a capo dello Stato sono espresse a Zardari da mons. Saldanha. “Noi – si legge nel messaggio – abbiamo pregato nelle nostre chiese per la vostra prosperità, sicurezza e buona salute”.
 
“Noi –scrive ancora il prelato – siamo una comunità amante della pace e progressista, che ha dato sostegno al suo partito e ha grandemente contribuito alla educazione ed alla crescita de Pakistan. Speriamo sinceramente che userà il suo importante ufficio per dare unità, pace e sviluppo al nostro Paese. In particolar modo esprimiamo i nostri auspici perché le minoranze religiose, che sono di piccolo numero, possano godere dei loro giusti diritti come cittadini a pieno titolo della Repubblica islamica del Pakistan ed essere protetti dagli elementi fondamentalisti ed estremisti”.
 
“Sotto la sua leadership – conclude la lettera - possa il Pakistan crescere e prosperare. Le assicuriamo la nostra piena e sentita cooperazione e il nostro sostegno nella costruzione di un Pakistan migliore, secondo il sogno della profondamente rispettata Benazir Bhutto”,
 
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