28/01/2013, 00.00
CINA
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Guiyang, manifestanti a sostegno di Bo Xilai: Il Partito ti invidia, noi ti amiamo

Un gruppo di dimostranti si è presentato questa mattina davanti al tribunale della capitale del Guizhou per sostenere l’ex segretario di Chongqing caduto in disgrazia. Ma il suo processo non si svolge lì e forse non è neanche iniziato. La manifestazione, spiegano gli esperti, “dimostra che in Cina i maoisti esistono ancora”.

Guiyang (AsiaNews) - Uno sparuto gruppo di persone si è presentato questa mattina davanti alla Corte intermedia del Popolo di Guiyang per manifestare a favore dell'ex segretario comunista di Chongqing, Bo Xilai. Secondo alcune voci non confermate, infatti, il suo processo doveva iniziare proprio oggi nella capitale della provincia meridionale di Guizhou. Un uomo e una donna, non identificati, hanno srotolato uno striscione con sopra scritto: "Segretario Bo, i corrotti e incompetenti funzionari ti invidiano, ma il popolo ti ama".

Anche se molto contenuta, la protesta di questa mattina è un segno del sostegno popolare di cui ha goduto - e gode tuttora - il deposto leader di Chongqing. Il governo gli ha revocato la carica nel marzo 2012 e lo ha espulso dal Partito nel settembre successivo, dopo che la moglie è stata messa in stato di accusa per l'omicidio di un uomo di affari britannico.

Il "caso Bo" è stato di certo l'evento politico più importante dello scorso anno: considerato un candidato forte per la Commissione permanente del Politburo, è caduto in disgrazia a causa dei particolari emersi durante il processo alla consorte Gu Kailai e al suo capo della polizia, Wang Lijun. Più tardi la donna è stata condannata a morte con sentenza sospesa, mentre Wang è stato condannato a 15 anni di reclusione. Il processo a Bo doveva iniziare oggi, ma alcuni esperti indicano come data più probabile il prossimo marzo, dopo l'Assemblea nazionale del popolo.

L'ex segretario ha portato avanti una campagna nota come "revival rosso", riportando in auge le vecchie canzoni e gli slogan del maoismo più acceso, e ha schiacciato mafiosi (e oppositori politici) con metodi brutali. Questo modo di agire gli ha attirato le critiche della leadership centrale ma ha anche catturato il sostegno del popolo. Yuan Qinhui, 63 anni residente di Chongqing, era presente alla manifestazione: "Voleva ridurre le disparità salariali. Tutti gli abitanti di Chongqing lo sostengono".

Bo, 63 anni, ha costruito la sua fortuna politica sulla nostalgia per il periodo maoista. Nel corso del processo alla moglie, però, sono emersi su di lui particolari dettagliati riguardo un giro di tangenti, violazioni e sfruttamento sessuale. Tuttavia, le accuse formali contro di lui non sono state ancora presentate, e non si conosce la data o il luogo del suo processo.

Willy Wo-Lap Lam, professore di storia all'Università cinese di Hong Kong e grande conoscitore della politica comunista, spiega: "Nonostante la cacciata di Bo, uno scandalo orrendo che ha colpito lui e sua moglie, c'è sempre stata una sotto-corrente nella società cinese che sostiene l'uguaglianza di tipo maoista. Prima della sua caduta, per i suoi scopi politici, Bo ha sfruttato in maniera perfetta questa nostalgia".

 

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