15/02/2007, 00.00
INDIA
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Gujarat, sit-in contro la distruzione del cimitero cattolico

di Nirmala Carvalho
Il terreno in cui riposano i cattolici locali, utilizzato regolarmente sin dal 1998, è aumentato di valore: le industrie, con la connivenza del governo, lo stanno depredando. Distrutte già sei tombe.
Ahmedabad (AsiaNews) – La comunità cattolica di Ahmedabad, nello Stato occidentale del Gujarat, ha organizzato un sit-in di protesta per la settimana prossima contro il governo, che permette alle industrie di distruggere il proprio cimitero. La manifestazione è sostenuta anche dal vescovo, mons. Thomas Macwan.
 
Nel 1998, il Consiglio locale della zona ha assegnato due acri di terreno alla comunità cattolica per costruirvi il proprio cimitero. Dopo 5 anni, aumentato il potenziale economico della zona, le industrie hanno iniziato a rubare pezzi di terreno con la connivenza della comunità indù e del governo. A furia di eliminare strati di terra, sono crollati alcuni sepolcri ed altri ancora minacciano di venire distrutti.  
 
Il sacerdote che guida la parrocchia di Vatva, p. Edwin Raj Kumar, dice ad AsiaNews: “Vi sono 68 tombe, nel nostro cimitero. Il terreno confinante è un cimitero indù, dove vengono sepolti solo i bambini [gli adulti vengono cremati ndr]. Per molti anni, questo luogo di riposo eterno è stato vangato per vendere la terra agli investitori, ma facendo così hanno tolto terreno anche al nostro cimitero: già sei sepolcri sono stati distrutti, le croci sono cadute e le strutture collassate”. La comunità ha protestato con il governo, che non interviene “perché è coinvolto in questa storia. La lobby degli industriali è molto potente e noi non veniamo tutelati”.
 
Samson Christian, segretario dell’All India Christian Council, ha scritto al governo del Gujarat per chiedere un intervento. In un comunicato il suo movimento scrive: “Gli interessi occulti delle industrie si sono uniti ai funzioonari del governo e chi ha cercato di impedirlo, come Aapuji Andaji Vanzara, è stato ucciso. L’ispettore locale, Zala, ha abusato della sua autorità e non ha fatto nulla per fermare i colpevoli, corrotti amanti del denaro: quindi, anche il poliziotto ha infranto la legge”.
 
Nonostante questa lettera, “non vi sono stati cambiamenti. Quindi abbiamo deciso di portare la questione all’attenzione del governo centrale. Chiederemo la sospensione dell’ispettore Zala e la giusta punizione per chi ha distrutto le tombe”.
 
Il vescovo di Ahmedabad, mons. Thomas Macwan, ha inviato a tutte le parrocchie della diocesi una nota che verrà letta ogni domenica dopo la liturgia. Il presule scrive che quello in atto “è un serio tentativo di usurpare il cimitero cattolico. Nonostante l’impegno della popolazione locale, non è stato fatto nulla per riparare i danni alle strutture o scrollare di dosso l’apatia al governo. Per questo dobbiamo dimostrare”.
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