04/04/2007, 00.00
THAILANDIA
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Hanno conosciuto la fede su internet, sabato si battezzano

di Weena Kowitwanij
Un programma rivolto a chi desidera convertirsi al cattolicesimo ha preparato alcune persone che verranno battezzate la vigilia di Pasqua. Il percorso, le scelte, le emozioni attraverso i racconti di due donne che attendono questo momento.

Bangkok (AsiaNews) –  In 23 saranno battezzati questo Sabato Santo nella cattedrale dell’Assunzione di Bangkok. Sono adulti che, desiderando approfondire il cattolicesimo, hanno frequentato uno specifico programma per il Rito all’iniziazione cristiana degli adulti (RCIA) di cui è responsabile padre Veera Aphonratana, segretario generale della Commissione cattolica per l’educazione cattolica.

 “Sin dal 2000, ma soprattutto nel 2005 quando Papa Giovanni Paolo II ci ha lasciato, mi sono reso conto – spiega padre Aphonratana - di quanta gente vuole sapere di più sul cattolicesimo prima di battezzarsi. Ogni anno circa 200 persone si convertono, nelle 70 parrocchie appartenenti all’arcidiocesi di Bangkok. Alcune di loro hanno conosciuto il programma tramite il sito www.catholic.or.th, il settimanale cattolico Udomsarn, i giornali mensili o perché sono stati convinti da amici cattolici a frequentare il corso sulla Bibbia della domenica”.

Due donne, che hanno seguito il programma e che sabato verranno battezzate, hanno raccontato ad AsiaNews la loro esperienza e le loro emozioni. “Molti miei amici cattolici mi parlavano in continuazione di Gesù – dice Korramai Saithum, di 30 anni - così ho chiesto loro di portarmi alla cattedrale. Mi hanno comprato una Bibbia e ho potuto leggere molto su Gesù. Ma non riuscivo a capire cosa leggevo. Ho conservato il Libro per anni fino a quando un altro mio amico mi ha parlato dell’amore di Dio e mi ha convinto a frequentare il programma RCIA, dicendomi che mi avrebbe aiutata a trovare le risposte a tutte le domande che mi ponevo su Dio”.

“Ciò che mi ha impressionata – ha aggiunto la ragazza – è che si parlava di amare e aiutare gli altri come si fa con Dio e di dimenticare chi ci ferisce e ci fa del male. Queste parole hanno toccato il mio cuore. Ricordo ancora un verso che dice ‘Non lasciarti vincere dal male, ma vinci con il bene il male’ (Romani 12,21)”.

Krisanee Sotayakrit, di 39 anni, racconta “Un mio collega cattolico mi parlò del programma RCIA che viene tenuto nella cattedrale dell’Assunzione. In un primo momento pensai che fosse impossibile e inutile avvicinarmi a un’altra religione. Ma lui mi disse ‘Dio è amore e il mio Dio mi insegna ad amare il prossimo come amo me stesso’. La sua umiltà e i suoi gesti così religiosi mi hanno fatto riflettere sulle sue parole. Così un giorno sono andata nella Chiesa cattolica che conoscevo. Mentre aspettavo l’inizio della cerimonia avvertivo intorno a me una tale accoglienza e una tale calma. Le persone erano così cordiali, chi mi sedeva accanto era totalmente immerso e partecipe alla messa. La mia famiglia - buddhista ma non così praticante - pensava che voler partecipare al programma RCIA rappresentasse per me un’attività come un’altra che poteva farmi contenta. Gli insegnamenti mi hanno aiutato a vivere meglio il mio quotidiano, ora non avverto più le tensioni di prima. La mia vita è cambiata, non vedo l’ora di ricevere il battesimo e la comunione questa Pasqua”.

“Il programma RCIA – come spiega padre Aphonratana - non termina a Pasqua ma proseguirà per 7 settimane per dare la possibilità ai ‘nuovi cattolici’ di incontrare persone di diverse organizzazioni cattoliche. Sarà un’opportunità per conoscere altri credenti della comunità e rafforzare così la propria fede. Inoltre verrà organizzato ogni anno un incontro per condividere le proprie esperienze con i compagni di corso”.

“Io dico a tutti i miei studenti – egli ha aggiunto – che la religione è come respirare, indispensabile per vivere. Quindi è necessario essere molto seri nel praticarla così da poter diventare abbastanza forti per sostenersi e per aiutare chi ci sta accanto come dice il Vangelo”.

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