13/11/2019, 11.53
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Hayabusa-2 riparte per la Terra con preziosi campioni sull’origine della vita

La sonda ha prelevato il materiale sull’asteroide Ryugu. Gli scienziati dell’Agenzia spaziale giapponese cercano indizi sulla formazione del Sistema solare. Iniziata nel 2014, la missione si concluderà a novembre o dicembre del prossimo anno.

Tokyo (AsiaNews/Agenzie) – La sonda spaziale giapponese Hayabusa-2 (foto) è partita stamane da un asteroide su cui aveva raccolto campioni di roccia primitiva; percorrerà circa 800 milioni di chilometri per consegnarli sulla Terra, a novembre o dicembre del prossimo anno. Lo annuncia l'Agenzia spaziale giapponese (Jaxa). Il viaggio verso casa della navicella senza equipaggio, in precedenza pianificato per la fine del 2019, è iniziato in anticipo perché la sonda ha già completato con successo i compiti assegnati.

Hayabusa-2 è ripartita dall'asteroide Ryugu alle 10.05 del mattino. La sua missione è iniziata nel 2014, con il lancio dalla base spaziale di Tanegashima, isola del Giappone meridionale situata a sud di Kyushu. I ricercatori avevano affidato ad Hayabusa-2 il compito di reperire su Ryugu indizi sulla formazione del Sistema solare e sull'origine della vita – periodo datato circa 4,6 miliardi di anni fa. Gli studiosi ipotizzano che i materiali situati sotto la superficie dell’asteroide abbiano conservato il loro stato iniziale, poiché non esposti alle eruzioni solari.

La Jaxa afferma che, al termine del viaggio di ritorno, la sonda spaziale rilascerà una capsula contenente i campioni prelevati a luglio scorso. Si prevede che questi atterreranno nel deserto del Sud dell’Australia. Oggi Hayabusa-2 ha iniziato ad allontanarsi da Ryugu ad una velocità di circa 0,09 metri al secondo, continuando a riprendere immagini dell’ambiente circostante. La navicella regolerà la propria posizione quando sarà a 65 km di distanza, fuori dal campo gravitazionale dell'asteroide. Secondo i piani dell’Agenzia, questo avverrà fra cinque giorni. La sonda verificherà il funzionamento del motore a ioni – sua principale fonte di propulsione – fino al 2 dicembre, prima di accelerare e viaggiare verso la Terra.

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