14/11/2018, 11.45
CINA-VATICANO
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Hebei, da oltre un mese quattro sacerdoti sotterranei sottoposti a ‘lavaggio del cervello’

di Joseph

Un fedele laico denuncia il tradimento dell’accordo fra Cina e Santa Sede. I sacerdoti vengono obbligati a far parte dell’Associazione patriottica, fautrice di una Chiesa “indipendente” dalla Santa Sede. I quattro sacerdoti sono noti per il loro impegno pastorale e per il servizio ai poveri e ai bisognosi.

Xiwanzi (AsiaNews) – Da oltre un mese, quattro sacerdoti della comunità sotterranea (non ufficiale) di Zhangjiakou (Hebei) sono tenuti in un luogo segreto, sottoposti a indottrinamento e lavaggio del cervello per farli aderire all’Associazione patriottica (Ap). Nonostante l’accordo fra Cina e Vaticano, con cui Pechino riconosce il papa come capo della Chiesa cattolica, l’Ap esige che i sacerdoti aderiscano all’idea di una Chiesa “indipendente” e “autonoma” (dalla Santa Sede). I quattro sacerdoti sono: p. Zhang Guilin e p. Wang Zhong dell’antica diocesi di Xiwanzi; p. Zhang He e p. Su Guipeng dell’antica diocesi di Xuanhua. Alle continue richieste dei fedeli e della madre di uno di loro, i funzionari governativi danno solo risposte evasive. Il fatto impressionante è che i quattro sacerdoti sono noti per il loro impegno pastorale e per la loro carità verso gli indigenti e bisognosi. Addirittura, uno di loro organizza in parrocchia corsi di alfabetizzazione per gli adulti e di lingue straniere per i giovani. Ecco quanto ci scrive un cattolico locale.

 

Grazie all’Accordo provvisorio tra la Cina e il Vaticano del 22 settembre, il governo cinese ha riconosciuto per la prima volta il ruolo del papa nella Chiesa cattolica. In apparenza, questo accordo ha creato una condizione sufficiente per la riconciliazione tra la Chiesa “clandestina” e la Chiesa “ufficiale” in Cina. I sempre più numerosi ottimisti considerano che con questo accordo il governo potrà offrire più libertà ai cattolici cinesi nella loro vita di fede. Ma la situazione reale è proprio al contrario, come stanno sperimentando i fedeli di alcune regioni.

Negli oltre 50 giorni dalla firma dell’accordo, il governo cinese, in particolare il Dipartimento del Lavoro del Fronte Unito (FU) e l’Amministrazione statale per gli affari religiosi (SARA), hanno lanciato una nuova campagna per “convertire” i sacerdoti clandestini. Ciò significa che devono partecipare obbligatoriamente ai corsi organizzati dal governo, per essere in linea con il “Fronte Unito” e il “lavaggio del cervello” sugli affari religiosi. Secondo il racconto di un prete, le condizioni attuali sono uguali a quelle degli anni precedenti: bisogna cioè accettare la guida dell’Associazione Patriottica ed essere d’accordo con il principio dell’indipendenza, dell’autonomia e della sinicizzazione. I preti “clandestini” vengono portati con forza a concelebrare con i vescovi “ufficiali” guidati dal governo e poi vengono fotografati. In questa ondata di “conversione dei preti clandestini”, l’Hebei è la regione più influenzata a causa dei numerosi fedeli [oltre un milione di cattolici – ndr].

Tra i sequestrati vi sono quattro preti di Zhangjiakou: p. Zhang Guilin e p. Wang Zhong della diocesi di Xiwanzi; p. Zhang He e p. Su Guipeng della diocesi di Xuanhua.

A partire dal 2009, p. Zhang Guilin (foto 1) serve nella parrocchia di Chong Li, dove vi sono circa 4mila fedeli (foto 2). Anche se p. Zhang vive in una situazione semi-ufficiale (dato che non fa parte dell’Associazione Patriottica), cerca sempre di migliorare il servizio della parrocchia: costruire la Chiesa, formare i fedeli, e offrire un contributo per le Olimpiadi invernali di Pechino del 2022. Nel tempo libero dei fedeli, p. Zhang organizza spesso corsi per insegnare agli analfabeti a leggere e scrivere; corsi di lingue straniere per i giovani; assiste il governo per l’accoglienza degli stranieri, evangelizza attraverso la testimonianza del servizio della Chiesa.

P. Wang Zhong (foto 3) lavora nella parrocchia di Guyuan, diocesi di Xiwanzi. Anche lui ha servito attivamente per una decina di anni la comunità parrocchiale e la formazione dei fedeli. Per aver costruito la chiesa (foto 4), p. Wang è stato internato nel Laogai (lavori forzati) per circa tre anni dal luglio 2007 al luglio 2010.

I due preti sono stati portati via l’11 ottobre dai funzionari del governo per partecipare un corso di formazione per 5/6 giorni. Ma ora è passato più di un mese, i due preti stanno ancora “studiando”, gli altri preti e i fedeli della diocesi sono molto preoccupati.

il P. Zhang Guilin è stato portato via dai funzionari locali del Dipartimento del Lavoro del Fronte Unito. Lo stesso giorno, anche il P. Wang Zhong è stato portato via dalla sua parrocchia.

I funzionari li hanno portato prima a Zhangjiakou, poi a Chang Zhou, a Shijiazhuang, a Baoding e infine a Pechino per farli incontrare con diversi vescovi ufficiali e convincerli ad accettare le condizioni del governo, ricevendo la tessera dell’Associazione Patriottica e poi ad entrare nella Chiesa ufficiale. Soltanto così, possono essere ufficializzati e riconosciuti dal governo. Ma i due sacerdoti rifiutano tale proposta. Il loro credo è basato sulla Lettera ai cattolici cinesi di Benedetto XVI (2007), che vieta la partecipazione all’Associazione Patriottica.

Il governo aveva promesso di rilasciare i padri la sera del sesto giorno, e anche i fedeli li aspettavano. Ma p. Zhang è stato portato via di nuovo; P. Wang, dopo qualche giorno in parrocchia, è stato ancora sequestrato.

I fedeli sono molto preoccupati per loro. L’anziana mamma di Zhang (80 anni), dopo aver avuto la notizia del figlio, ha avuto problemi fisici di salute. I suoi parenti e i fedeli sono andati diverse volte a chiedere chiarimenti al governo locale. I funzionari rispondono: “Zhang è in viaggio, tornerà tra qualche giorno”. Dopo di che, non vi è stata alcuna risposta. Attualmente, i fedeli locali hanno organizzato un’adorazione perpetua di 24 ore per i due sacerdoti.

Il 3 novembre scorso, un alto dirigente dell’Hebei è stato invitato dai funzionari locali per visitare la parrocchia di Chong Li, quella di p. Zhang. In quest’occasione, egli ha detto con severità: “Anche se c’è il nuovo accordo tra la Cina e il Vaticano, dovete comunque partecipare all’Associazione Patriottica per legalizzare le attività, altrimenti, vi aspetta soltanto la chiusura”.

Di fronte a questa situazione, un prete sotto l’obbligo di “indottrinamento” ha scritto le seguenti parole:

 

Esame del cuore

Che epoca è questa?

Le virtù ormai non si praticano più;

nel passato, anche nella confusione, ci sarebbe stato un obbediente.

Oggi, la terra degli eroi non esiste più,

nemmeno la platea dei coraggiosi.

Ah! Da anni mantengo con sofferenza la fede!

Per te, oggi, cosa posso offrire ancora?

Non ho parole, pietà di me Signore!

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