20/07/2011, 00.00
INDIA
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Hillary Clinton in India: Pakistan, terrorismo, interessi commerciali

di Nirmala Carvalho
Sono gli argomenti centrali della visita del segretario di Stato Usa. Un docente di filosofia morale e politica: “Washington interessata alla sicurezza dell’India per proteggere i rapporti economici con New Delhi”. Il viaggio della Clinton avviene a una settimana dalle esplosioni di Mumbai, che hanno provocato 19 morti e 141 feriti.
Mumbai (AsiaNews) – Il segretario di Stato americano Hillary Clinton è in visita in India, in questi giorni (18-21 luglio), per fare il punto dei loro rapporti economici bilaterali e riaffermare il reciproco impegno nella lotta contro il terrorismo. Il viaggio arriva dopo appena una settimana dalle esplosioni di Mumbai, che hanno provocato 19 morti accertati e 141 feriti. Ieri, il primo incontro con SM Krishna, ministro degli Affari esteri, che ha aperto l’intervento con la delegazione americana ricordando le vittime dell’esplosione e ringraziando gli Stati Uniti per la solidarietà espressa. La stessa Clinton, all’indomani dell’attacco, aveva confermato la visita.

Nella conferenza stampa congiunta, la Clinton ha posto più volte l’accento sul Pakistan, definendolo un “alleato chiave” nella lotta contro il terrorismo. E ha ricordato di aver già esortato Islamabad a “cooperare” – dopo gli attacchi del 2008 a Mumbai – per consegnare i colpevoli alla giustizia “in modo urgente e in piena trasparenza”.

Secondo Nishant Irudayadason, docente di Filosofia morale e politica a Jnana-Deepa Vidyapeeth di Pune, ribadire l’impegno reciproco nella lotta contro il terrorismo da parte del segretario di Stato Usa riflette in realtà l’interesse crescente di Washington per le sue relazioni commerciali con New Delhi: “La Clinton – nota – visiterà la fabbrica della Ford a Chennai. Questo è significativo per l’India, che intanto è sempre più preoccupata per l’instabilità crescente del vicino Pakistan”.

“Le truppe occidentali stanno per lasciare l’Afghanistan; la fiducia degli Usa verso il Pakistan è in declino; Islamabad si avvicina a Teheran e – prosegue il professore – Pechino vuole emergere come vero leader mondiale: le equazioni politiche stanno cambiando in Asia del sud”. Inoltre “la visita del segretario di Stato Usa avviene in un momento preciso, mentre India e Pakistan stanno riallacciando i rapporti e dopo che una serie di esplosioni ha sconvolto di nuovo Mumbai”. Irudayadason evidenzia che l’India, dopo quest’ultimo attacco, non ha puntato il dito contro il Pakistan: “Ma se le indagini dovessero rivelare un legame tra il Pakistan e le esplosioni, esso sarebbe motivo sufficiente per congelare ogni dialogo sostenuto fra Islamabad e New Delhi”.
 
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