30/01/2004, 00.00
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I vescovi diffondono la guida per non scegliere candidati "marci"

Jakarta (AsiaNews) - In vista delle prossime elezioni legislative e presidenziali  che si terranno rispettivamente il 5 aprile e il 5 luglio (con un possibile secondo turno il 20 settembre) di questo anno, la Conferenza Episcopale Indonesiana (KWI) ha pubblicato delle linee pastorali per i cattolici chiamati alle urne. 

Il 21 gennaio scorso, il Cardinale Julius Darmaatmadja SJ, presidente della KWI, ed il Segretario Generale Esecutivo Mons. Ignatius Suharyo, hanno diffuso il documento chiedendo a tutti i cattolici di usare gli appuntamenti elettorali per rafforzare il clima morale e politico della nazione.

La guida comprende alcuni suggerimenti di tipo pratico, come ad esempio la necessità di studiare, a priori, le norme che riguardano le leggi  elettorali, lo scrutinio e le procedure di voto.

L'Indonesia è considerata uno dei paesi più corrotti al mondo. Alcuni osservatori affermano che negli ultimi 6 anni la corruzione è divenuta "generale" e talmente "dilagata" da confondere perfino i migliori intenzionati dei votanti.

Per aiutare i cattolici a scegliere i politici  a cui affidare la responsabilità di guida del paese, senza trarne benefici economici o per i propri interessi, la KWI esorta i giovani cattolici ad appoggiare le figure politiche nuove, dotate di intelligenza, di solidi principi e di integrità.

In un paese a maggioranza musulmana, la KWI sconsiglia di votare solo in base all'appartenenza religiosa. "La nostra scelta – si legge nel documento – non deve guardare alla religione. Dovremmo invece guardare le qualità morali e le competenze individuali(di ogni candidato)".

I vescovi suggeriscono anche di votare per candidate donne e per persone impegnate: "Dare il proprio voto alle candidate femminili significa riconoscere alle donne un ruolo politico nell'ambito delle decisioni politiche. Trovate candidati realmente capaci e competenti. Non votate gli indolenti, coloro che non sanno tenere fede alle promesse, che sono privi di pietà nei confronti dei piccoli, dei deboli, del bisognosi e degli emarginati"

La KWI conclude esortando i cattolici a studiare i partiti in gioco, analizzando i loro criteri associativi, le tecniche di campagna elettorale, i metodi di raccolta di fondi. " Dite di no alla politica del denaro", consiglia il documento "Non fatevi spingere dai soldi, ma dal vostro cuore. I grandi nomi non sono una garanzia".

Infine i vescovi esortano a trovare partiti che abbiano programmi "orientati al popolo e non al fare soldi" e candidati che sostengono la Pancasila [i 5 principi su cui si basa lo stato indonesiano – ndr]. Altrimenti, avverte il documento "sarà come comprare la frutta – che dall'esterno sembra bella e allettante, ma quando è sbucciata, ci si accorge che dentro è marcia".(MH) 

 

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