16/11/2015, 00.00
BANGLADESH
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Il Bangladesh festeggia i 150 anni delle Suore della Carità

di Sumon Corraya
Un giubileo commemorativo si è tenuto a Jessore, alla presenza del vescovo e dei fedeli. L’istituto religioso è stato fondato nel Paese asiatico grazie a tre suore italiane. Ora ci sono 21 conventi e 109 consacrate. Le suore della carità operano con le fasce più povere della società, soprattutto nei centri tessili dove le donne vengono sfruttate.

Jessore (AsiaNews) – Tre suore italiane “sono venute a Jessore 150 anni fa con un cuore amoroso, portando la carità per i più poveri dei poveri. A quei tempi le comunicazioni era quasi impraticabili. Esse hanno piantato il seme del lavoro caritatevole, che ora si è trasformato in un grande albero di carità”. Con queste parole suor Lucy Purification ha ricordato i 150 anni della fondazione in Bangladesh delle Suore della carità delle Sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa (o suore di Maria Bambina). Il giubileo si è festeggiato nella scuola del Sacro Cuore di Jessore, alla presenza del vescovo, mons. James Romen Boiragi, di 13 sacerdoti e di oltre 100 fra religiose e fedeli.

Le suore italiane che per prime giunsero nel Paese asiatico sono suor Augustina, suor Nazarana e suor Benedetta. “Il nostro inizio è stato molto piccolo, 150 anni fa – ha detto suor Lucy – e ora abbiamo 21 conventi e migliaia di persone che ci sostengono in sei diocesi del Bangladesh. Serviamo in ospedali, scuole, centri tessili e formativi”.

Le suore di Maria Bambina hanno educato personalità di spicco della vita politica e culturale del Bangladesh. Begum Khaleda Zia, due volte Primo ministro del Paese, ha imparato a leggere e scrivere nella scuola elementare di St. Joseph, a Goneshtola Dinajpur, gestita dalle suore.

Gran parte del lavoro delle religiose, però, è indirizzato agli ultimi della società. “Quando mi sono ammalato – racconta Monir Hossian, un musulmano del Dinajpur – ho ricevuto trattamenti molto buoni all’ospedale St. Vincent, che è sotto la responsabilità della suore”. P. Noren Joseph Baidya, un sacerdote della diocesi di Khulna che ha partecipato al giubileo, dice ad AsiaNews: “Le suore della carità aiutano moltissimo le donne povere che lavorano nei centri tessili, dando loro anche un’educazione morale”. Un fedele cattolico, presente al giubileo, dice: “Rendo onore alle suore della carità per l’incredibile contributo che danno al nostro Paese”.

Al momento, in Bangladesh sono presenti 109 suore della carità, incluse tre religiose provenienti dall’Italia.

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