30/07/2016, 12.23
POLONIA - VATICANO - GMG
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Il Campus Misericordiae, cuore pulsante della GMG di Cracovia

di V.F.P.

Nella spianata di Brzegi Wieliczka iniziano ad arrivare giovani pellegrini da tutto il mondo. Questa sera veglieranno con papa Francesco e adoreranno il Santissimo Sacramento. Fra le testimonianze previste, quelle di un giovane siriano di Aleppo e quella di un ex tossicodipendente.

Cracovia (AsiaNews) - La spianata di Brzegi Wieliczka era una palude dove i "nemici del popolo" durante l'era sovietica venivano inviati per lavorare alla bonifica del terreno. Oggi, dice la giovane Paulina, "la presenza del Papa e quella dei giovani di tutto il mondo l'hanno davvero ripulita".

Paulina viene da Cracovia, ha poco più di 20 anni e ha montato una impressionante tenda canadese per sopportare il caldo torrido della penultima giornata della XXXI Giornata mondiale della Gioventù. Nella stessa tenda passerà la notte dopo la lunga veglia con Francesco, per smontarla infine domani dopo la messa conclusiva dell'incontro internazionale.

Il programma di oggi prevede il passaggio della Porta Santa portata apposta da Cracovia nei pressi di quello che è stato chiamato Campus Misericordiae. Cinque giovani da altrettanti continenti la attraverseranno stasera insieme a Francesco.

Andreij viene dall'Ucraina ed è commosso da questa immagine simbolica: "Per voi italiani la presenza del Papa - dice ad AsiaNews - è quasi la norma. Per noi ucraini vederlo e ascoltarlo dal vivo è una benedizione". Nel suo Paese c'è una guerra silenziosa, aggiunge, "ma come è iniziata, all'improvviso potrebbe finire. Questo è ciò per cui pregherò durante l'adorazione del Santissimo Sacramento".

Al momento il Campus sembra una festa, fatta di musica e tanti gavettoni d'acqua accolti con enorme gioia. Ma dopo l'arrivo del pontefice e l'attraversamento della Porta Santa, diverrà un evento di riflessione: previste infatti cinque testimonianze con altrettante risposte di Francesco, un discorso e infine l'adorazione.

Fra le testimonianze anche quella di un giovane proveniente da Aleppo, in Siria, e quella di un ex tossicodipendente. Un gruppo di siriani già al Campus ricorda "con enorme gratitudine" le parole pronunciate ieri da Francesco: "Speriamo che il mondo lo ascolti".

Kim Hoo-sun viene da una cittadina a sud di Seoul, e aspetta con ansia "la possibilità di adorare il Signore insieme al Papa e a due milioni di fratelli da tutto il mondo". Il giovane coreano è "fresco" di battesimo, e il suo percorso di conversione è nato proprio dopo aver assistito per caso a un'adorazione eucaristica.

"Ero a cena da un amico, cinque anni fa - ricorda - e alla fine siamo usciti dal ristorante. Davanti c'era una chiesa, e sulle scale una bella ragazza pronta a entrare. Siamo entrati anche noi per parlarle, ma siamo rimasti impressionanti dal silenzio dei tanti fedeli presenti. Era una adorazione ma non lo sapevamo. Incuriositi ci siamo fermati per aspettare e chiedere lumi alla bella ragazza. Alla fine ci ha spiegato tutto una anziana parrocchiana, Lucia, poi divenuta mia madrina di battesimo".

Ecco perché, conclude, "penso che proprio l'adorazione sia il cuore pulsante di questa Gmg. Ha cambiato la mia vita, può cambiare il mondo. Partendo da noi giovani, che abbiamo il dovere di ascoltare quello che vuole Gesù da noi".

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