11/12/2013, 00.00
NEPAL - CINA
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Il Nepal rinnova l'obsoleta flotta aerea con velivoli cinesi "insicuri e inaffidabili"

di Christopher Sharma
Per gli esperti di aviazione civile i sei aerei venduti da Pechino al prezzo record di 50 milioni di euro mettono in pericolo la sicurezza dei passeggeri. In vista di una possibile entrata nelle rotte internazionali, l'Ue ha vietato agli aerei nepalesi di sorvolare i suoi Paesi.

Kathmandu (AsiaNews) - L'accordo fra Nepal e Pechino sul rinnovo della flotta aerea in tempi record e a basso costo apre un dibattito interno al Paese sulle logiche di acquisto del governo più interessato al risparmio che alla sicurezza dei passeggeri. Secondo alcuni esperti dell'aviazione civile nepalese i sei aerei cinesi acquistati lo scorso 5 dicembre dalla Nepal Airlines Corporation (Nac) per circa 50 milioni di euro sono inaffidabili e insicuri. Essi non serviranno a rilanciare l'economia del Paese e ad aprire nuove tratte internazionali come promesso da Pechino.  

Suman Shretha, direttore esecutivo della Civil Aviation Authority Nepal (CAAN ) punta il dito sulla logica di acquisto attuata dal governo: "Invece di comprare mezzi a buon mercato, facendoci allettare dai finanziamenti agevolati dovremmo concentrarci sulla sicurezza dei passeggeri. Prima di firmare l'accordo il governo avrebbe dovuto tenere conto di questi fattori". Per Bharat Shrestha, responsabile della Airlines Operating Committee "gli aerei cinesi sono inaffibili e aumenteranno i rischi nei cieli nepalesi".

Il dibattito sugli aerei nepalesi inizia il 29 novembre scorso quando la Nepal Airlines Corporation (Nac) annuncia un contratto da circa 5 milioni di euro stipulato con Pechino per rinnovare completamente la flotta area dove il modello più nuovo risale al 1986. Il giorno dopo l'annuncio, la Commissione Europea stabilisce un divieto per tutte le compagnie nepalesi di volare nei cieli dei Paesi membri dell'Ue, consigliando ai suoi cittadini di evitare viaggi con voli battenti bandiera nepalese. I diktat Ue non fermano la contrattazione portata a termine lo scorso 5 dicembre con la firma di un accordo da 5 milioni di euro per sei aerei. Per rendere più allettante l'affare la Cina (che ha nel Nepal il suo principale alleato nella lotta contro gli attivisti tibetani) ha erogato a Kathmandu un prestito di pari valore ripagabile in 20 anni a un tasso d'interesse dell'1,5%. Due dei sei aerei, un MA60 da 58 posti e un Y12 da 19, saranno consegnati nei prossimi tre mesi e consentendo la sostituzione di un vecchio Twin Otter (bimotore a turboelica) risalente agli anni '80.  

Il Nepal è una delle più importanti mete del turismo internazionale dell'Asia del sud, ma finora la principale compagnia locale ha un solo aereo per voli internazionali. La maggior parte dei voli interni è gestita da compagnie aree private come la Sita Air che collegano la capitale (con velivoli vecchi ed obsoleti) ai centri turistici situati ai piedi dell'Himalaya. Da qui partono le spedizioni sul monte Everest.

Dal 1960 al 2012 in Nepal sono avvenuti almeno 70 incidenti aerei costati la vita a 300 persone. Dallo scorso maggio ben sei aerei diretti nelle località turistiche sono precipitati, provocando 36 morti fra passeggeri e membri d'equipaggio. 

 

 

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