30/01/2004, 00.00
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Il giorno della morte diviene il giorno della speranza per i condannati

Manila (AsiaNews) – Fino a 2 giorni fa, il 30 Gennaio doveva essere il giorno dell'esecuzione di 2 uomini, Roberto Lara e Roderick Licayan. Erano stati condannati a morte tramite iniezione letale per il loro coinvolgimento in un rapimento a scopo di riscatto nel 1999; la loro esecuzione è stata fermata per decisione della della Corte Suprema. Ecosì oggi una Messa di Ringraziamento si è tenuta per gli oltre 1000 detenuti nel braccio della morte del penitenziario nazionale di Manila. Durante la Messa mattutina, tenuta all'aria aperta, ma all'interno dei confini del braccio della morte, mons. Ramon Arguelles, ordinario militare,  e mons.Roberto Olaguer, cappellano del penitenziario nazionale, hanno offerto preghiere per la sospensione di 30 giorni all'esecuzione di Lara e Licayan. Confermando la posizione dei vescovi delle Filippine, contrari alla pena di morte,  mons. Arguelles, ha indetto una giornata di preghiera e digiuno per l'abolizione della pena capitale nelle Filippine.

Fermandosi davanti alla cella 1-C-1, preparata per coloro che sono in attesa di esecuzione, il Vescovo ha toccato la statua di Santa Teresa del Bambino Gesù, suo dono personale ai condannati a morte, per mettere i detenuti sotto la sua protezione. Per il vescovo, la presenza della Santa all'interno della vita dei detenuti era così essenziale, che aveva loro donato una statua, e aveva guidato una processione con le sue reliquie all'interno del carcere, senza il permesso delle autorità penitenziarie. Da quel momento, non si vi sono più state esecuzioni.

Quello che per alcuni è una coincidenza, ad altri può apparire un miracolo. Dopo l'ultima esecuzione il 4 gennaio 2000, l'allora presidente Joseph Estrada dichiarò un anno di moratoria nelle esecuzioni, in onore dell'anno del Giubileo dichiarato da Papa Giovanni Paolo II. Il presidente Gloria Arroyo ha ripreso le esecuzioni e attualmente vi sono 100 condanne in attesa per i prossimi mesi. Dopo la sospensione della condanna, Lara e Licayan hanno nel frattempo scritto una lettera aperta ringraziando il presidente, la Corte Suprema e tutti coloro che hanno pregato per loro.

Nella sua omelia davanti ai detenuti, il Vescovo ha detto: "Numerose persone intorno al mondo stanno pregando per i detenuti filippini, e per l'abolizione della pena di morte. Invito tutti coloro che mi ascoltano a non dimenticare Dio, la Madre Benedetta e tutti i Santi, specialmente Santa Teresa del Bambino Gesù. Sono loro che ci devono aiutare a convincere il governo ad eliminare questa legge."

Nel pomeriggio, si terrà un'altra celebrazione eucaristica all'interno della cappella della prigione dedicata a Nostra Signora della Misericordia, celebrata dal padre gesuita Silviano Borres, della Coalizione contro la pena di morte, e da Padre Robert Reyes, attivista per i diritti umani. La celebrazione conclude una novena di preghiera per il blocco delle esecuzioni. (SE).

 

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