09/12/2005, 00.00
INDIA
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Il grazie della Chiesa ai 150 anni del Pime in India

di Carlo Torriani

In questi giorni la celebrazione finale. Il ricordo dei primi 2 missionari giunti nel 1855. Dai convertiti una nuova spinta all'evangelizzazione.

Eluru (AsiaNews) - Le celebrazioni per i 150 anni dall'arrivo in India dei primi missionari del Pime (Pontificio istituto missioni estere) sono giunte alla conclusione. L'arcivescovo Oswald Gracias nella celebrazione eucaristica tenuta il 7 dicembre a Eluru (Andhra Pradesh) ha detto davanti a 7 mila persone: "La Chiesa dell'India è grata ai missionari del Pime per tutto quello che hanno fatto in Andhra Pradesh, nel Bengala e nella mia arcidiocesi di Agra".

Attualmente i missionari del Pime lavorano anche a Mumbai, ad Irla, nella Chiesa di nostra Signora a Vailankanni, e a Taloja nell'eremo di Swarga Dwar. Vi è anche un seminario maggiore a Pune. Nei 150 anni di presenza in India il Pime ha fatto nascere 13 diocesi, l'ultima nata quest'anno è la diocesi di Gulbarga.

Due missionari italiani, 150 anni fa, sbarcarono nel porto di Mumbai, diretti a Hyderabad. I due pionieri del Pime in India sono don Domenico Barbero, che nel 1870 è stato il primo vescovo di Hyderbad e don Francesco Pozzi, primo vescovo di Krishnagar in Bengala. Con la loro opera di evangelizzazione hanno aperto la strada a più di 150 missionari, cattolici e laici, che hanno continuato a diffondere la parola di Dio nell' Andhra Pradesh, a Hyderabad, a Vijayawada, a Warangal, a Nalgonda, a Eluru e a Khammam. Molti missionari si diressero anche in Bengala; la loro opera continua nell'attuale Bangladesh.

Le Missionarie dell'Immacolata - conosciute come le "Pime sisters" - hanno iniziato a unirsi al lavoro dei padri dal 1948.

Ciò che sorprende è che oggi la popolazione telugu convertita in passato dai missionari, va in territori stranieri come Papua Nuova Guinea, Hong Kong, Camerun a testimoniare la propria fede nell'amore di Dio.

Marampudi Joji ,arcivescovo di Hyderabad, scrive nell'introduzione al mio libro "History of Pime in Andhra" (Storia del Pime in Andhra Pradesh) : "Ritengo per me un onore essere stato battezzato ed educato dai missionari del Pime".

Tutte le volte che esco dal mio ashram di Swarga Dwar (Taloja) e cammino sulla vecchia strada che collega Bombay a Pune per arrivare a Hyderabad, mi viene in mente quel maggio 1855 quando sulla stessa strada passarono due preti italiani missionari con le loro valigie, trasportati su un carretto tirato da due buoi. Penso che per arrivare a Hyderabad da Bombay abbiano impiegato un mese . Il 19 giugno 1855 Barbero scriveva in una lettera da Secunderabad "l'ospitalità ricevuta dai frati capuccini di Bombay è stata molto dolce e cordiale, eravamo come fratelli. Siamo rimasti da loro fino al 14 maggio, poi ci siamo diretti verso Poonah (sic!). La prima parte del viaggio via terra è durata due giorni. Da Bombay a Poonah abbiamo attraversato montagne meravigliose e valli splendide, ma la nostra mente era altrove". "

"Da Solapur a Hyderabad   - continua p. Barbero - possiamo dire che non ci sono più strade tracciate, tanto che non abbiamo incontrato nessun carro. Per grazia di Dio e in buona salute, dopo 9 giorni di viaggio raggiungiamo Secunderabad. Non ho parole per descrivere l'accoglienza che ci riservano il vicario apostolico Murphy e i tre missonari che erano con lui. Murphy ci ha accolti come se fossimo i suoi propri figli, con tutto il calore e tutta la dolcezza del suo cuore".

Il Pontificio istituto missioni estere è nato in Italia grazie ai vescovi lombardi per dare la possibilità ai preti diocesani e laici di dedicare la loro vita per l'evangelizzazione dei non cristiani. Il fondatore è Angelo Ramazzotti, che lasciò la sua professione di avvocato per diventare prete, poi vescovo di Pavia e patriarca di Venezia e infine per essere eletto cardinale.

L'istituto lombardo divenne poi il primo Istituto missionario italiano per importanza , secondo al mondo solo all'Istituto missionario francese di Parigi. Oggi il Pime è presente in 15 Paesi. Giovani e di preti diocesani di tutte le nazioni sono ben accolti per partecipazione all'evangelizzazione in Paesi stranieri.

Il direttore generale della polizia dell'Andhra Pradesh, Shri Swaranjit Sen,fra gli ospiti della celebrazione a Eluru, afferma che "il servizio reso dalla Chiesa nella sua area di competenza, in particolare per i Dalit, non è paragonabile a quello di nessuna Organizzazione non governativa".

Alla cerimonia erano inoltre presenti 11 vescovi dell'Andhra e il superiore generale del Pime, Gianbattista Zanchi. L'arcivescovo Oswald, rivolgendosi ai missionari presenti ha detto loro: "Prima di conoscere la lingua del posto, voi avete conosciuto e parlato la lingua dell'amore: questo è il segreto del successo del vostro lavoro".

* P. Carlo Torriani, missionario del Pime, lavora dal 1969 nella diocesi di Mumbai, ed è l'autore di "History of Pime in Andhra".

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