18/10/2012, 00.00
IRAQ – VATICANO
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Il nunzio in Iraq consegna l’Ecclesia in Medio oriente all'ayatollah al-Sistani

L’incontro avvenuto ieri a Najaf, dove la delegazione ha visitato alcuni luoghi storici della tradizione cristiana. Mons. Lingua: per il leader sciita il viaggio di Benedetto XVI in Libano è “molto significativo” per il dialogo interreligioso. Ai giovani cristiani e musulmani il compito di costruire una società “libera e umana”.

Najaf (AsiaNews) - Il nunzio apostolico in Iraq e Giordania mons. Giorgio Lingua ha consegnato una copia dell'Esortazione apostolica "Ecclesia in Medio Oriente" al massimo esponente della comunità sciita nel Paese, il grande ayatollah Ali al-Husayni al-Sistani. L'incontro fra l'alto diplomatico vaticano e il leader religioso islamico è avvenuto nella mattinata di ieri a Najaf, città santa per i musulmani sciiti che costituiscono la maggioranza nella nazione araba; l'Iraq da tempo è teatro di violenze e scontri, anche di natura etnica e confessionale, che hanno causato la fuga negli anni di oltre la metà della popolazione cristiana presente prima del 2003, anno dell'invasione statunitense che ha determinato la caduta dei rais Saddam Hussein.

La notizia della consegna dell'Esortazione post-Sinodale di Benedetto XVI è stata rilanciata da Baghdadhope, che riporta anche le dichiarazioni del nunzio apostolico in Iraq. "Lo scopo - spiega mons. Lingua - era quello di visitare i luoghi cristiani scoperti in quella città". Il leader religioso sciita "ha concesso una visita di cortesia", durante la quale "gli ho consegnato l'Esortazione 'Ecclesia in Medio Oriente'" cui è seguito il commento del "recente viaggio del Papa in Libano" risultato "molto significativo" in tema di dialogo interreligioso.

La delegazione guidata dal nunzio apostolico era composta anche dal vescovo armeno cattolico Emmanue Dabbaghian e da Raad Kachaci, presidente dell'ufficio governativo per i cristiani e le altre religioni. L'ayatollah al-Sistani ha inoltre ricordato ai giovani presenti che i musulmani e i cristiani, l'islam e il cristianesimo, possono vivere insieme "senza odio, nel rispetto del credo di ciascuno", per "costruire assieme una società libera e umana".

Nel contesto dell'incontro le due delegazioni hanno infine sottolineato quanto la minoranza cristiana sia parte integrante - e antichissima - della società e della cultura irakene. Tra i luoghi visitati a Najaf dalla delegazione di vescovi e sacerdoti vi sono pure la biblioteca di Al-Haidariyah, il santuario dell'Imam Alī, il terzo luogo sacro in termini di importanza per gli sciiti del mondo, dopo La Mecca e Medina e i resti archeologici della città di Hira.

 

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