04/05/2006, 00.00
NEPAL
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Il nuovo governo del Nepal apre ai maoisti

di Prakash Dubey

I maoisti sono invitati al tavolo delle trattative. Il governo accetta la proposta di cessate il fuoco dei ribelli e ritira i bollettini con un mandato di cattura per 16 capi maoisti.

Kathmandu (AsiaNews) – Il nuovo gabinetto ministeriale del Nepal si è riunito ieri per la seconda volta. Dopo tre ore di discussione, i ministri hanno reso noto che accettano la proposta dei ribelli maoisti, i quali avevano dichiarato un cessate il fuoco unilaterale di tre mesi.

Il governo ad interim inoltre invita i ribelli al tavolo delle trattative per concordare una soluzione alle violenze che negli ultimi 10 anni sono costate al Paese 13 mila vite umane oltre a gravi problemi economici e sociali.  "Abbiamo preso una decisione politica in linea con lo spirito del movimento popolare", dichiara KP Sharma Oli, vice primo ministro e capo del Partito comunista nepalese (Ncp). "Oltre al cessate il fuoco rimuoveremo i red corner notices, cioè i bollettini rossi con un mandato di cattura nei confronti dei capi dei maoisti".

Il governo del Nepal infatti il 26 novembre 2001 aveva deliberato che i ribelli maoisti sono terroristi, e il 12 agosto 2002 aveva emesso dei red corner notices nei confronti di 16 dei loro capi, che da allora vivono nell'illegalità. Ora invece sono liberi di trattare con i nuovi responsabili politici.

"Noi ministri formeremo un gruppo che porterà avanti i colloqui con i rappresentanti dei maoisti", continua Oli. "I colloqui inizieranno molto presto". Riguardo alla validità del cessate il fuoco, il vice primo ministro dichiara che "sarà in vigore fino a quando non saranno prese altre decisioni", e quindi lascia intendere che è una decisione che può cambiare e che sarà influenzata dai progressi dei colloqui. Oli si è detto comunque ottimista perché ritiene che sia il governo che i maoisti onoreranno lo spirito del cessate il fuoco per il bene e la sicurezza del Paese.

"Per i maoisti il ritiro dei red corner notices nei confronti dei loro capi è una importante garanzia: ora gli è possibile uscire allo scoperto e interloquire con il governo", commenta Norbert Rai, avvocato ed attivista dei diritti umani. "Questo può migliorare il clima di fiducia nel Paese. Senza fiducia non si può risolvere l'attuale crisi. Per quanto mi riguarda sono sicuro che anche i maoisti vogliono la pace, anche loro hanno umanità".

Rai però consiglia ai maoisti di non perdere questa occasione: "se a causa della loro intransigenza non raggiungeranno un accordo di pace, saranno ricordati per sempre come terroristi. Il Nepal non ha una tradizione di disordini e massacri, di cui i maoisti in passato sono stati responsabili. Lo scenario deve cambiare".

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