01/10/2010, 00.00
TURCHIA
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Il partito nazionalista turco organizza una preghiera di massa in un’ex chiesa-moschea

Il Nationalist Movement Party (Mhp) prepara la preghiera del Venerdì nella ex cattedrale Meryemana tra le rovine della città medievale di Ani, al confine con l’Armenia. Una risposta goffa ai permessi ricevuti da ortodossi e armeni di celebrare in ex luoghi di culto illustri.

Ani (AsiaNews) – Il partito nazionalista turco (Mhp) ha organizzato per oggi una preghiera comune tra le rovine di Ani, città medievale armena situata nella provincia orientale di Kars. La zona ospita i resti di diverse chiese e moschee.

La mossa del Nationalist Movement Party si presenta come risposta a una recente decisione del governo, che ha autorizzato armeni e ortodossi di svolgere funzioni religiose in due chiese storiche. L’Mhp ha chiesto e ottenuto dal governo il permesso di organizzare la preghiera del Venerdì nella chiesa-moschea di Ani, oggi non più aperta al culto. La cattedrale armena, costruita nel 1001, è stata convertita nella moschea Fethiye dal sultano Alparslan nel 1064. Nei secoli il luogo è stato trasformato più volte in chiesa o moschea in base alle dominazioni.

Circa 5mila persone, provenienti da varie province turche, sono previste per la preghiera organizzata dall’Mhp. Il governo si è dichiarato non felice di questa decisione, e il ministro della cultura e del turismo Ertuğrul Günay ha precisato: “Abbiamo dato l’autorizzazione perché la preghiera del venerdì si svolgesse lì, ma non approviamo che sia di gruppo”. Oktay Aktas, leader del partito nazionalista, ha replicato in conferenza stampa: “Forse il ministro non sa che la preghiera del venerdì non può essere esercitata individualmente; comunque, non è nostra intenzione trasformare la preghiera in uno show politico”.

Meno conciliante la risposta di Cihan Paçaci, segretario generale dell’Mhp: “Come osa l’Ak [il Justice and Developement Party, il partito del governo, ndR] negarci di svolgere la preghiera, quando ha acconsentito lo svolgimento di funzioni religiose ad Akdamar e Sumela?”.

Il 15 agosto scorso il patriarca ecumenico Bartolomeo I ha celebrato una messa presso il monastero di Sumela, nella provincia settentrionale di Trabzon, mentre la comunità armena ha organizzato una funzione nella chiesa di Santa Croce sull’isola di Akdamar, nel lago di Van, il 19 settembre scorso. Entrambe le funzioni hanno suscitato le reazioni negative da parte degli ultranazionalisti del Paese, ma l’atteggiamento tollerante del governo ha ricevuto consensi ed elogi a livello nazionale e internazionale.

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