02/10/2008, 00.00
ASIA
Invia ad un amico

Il voto del senato Usa non convince i mercati asiatici

Le borse tutte in negativo. Incertezza sul voto della Camera, che giorni fa aveva bocciato il piano. Gli economisti giudicano il piano “un’inezia” in confronto alla crisi, un calmante temporaneo che non risolve la situazione di fondo.

Hong Kong (AsiaNews/Agenzie) – Le borse asiatiche nuotano in campo negativo, nonostante il voto del senato Usa favorevole al piano di emergenza finanziaria nella serata di ieri. L’indice Nikkei di Tokyo ha perso l’1,9%, mentre Hong Kong ha perso l’1,4. Anche in Australia la borsa è scesa dello 0,9%. Singapore ha perso l’1,9 e Seoul l’1,4.

L’incertezza è dovuta al fatto che il piano approvato dal senato Usa deve ancora passare alla Camera dei rappresentanti che aveva già bocciato un piano simile presentato lo scorso 29 settembre. Il piano è stato leggermente modificato, aggiungendo riduzioni nelle tasse per la classe media e per le piccole e medie imprese, garantendo anche sicurezza per i depositi bancari fino a 250 mila dollari (il limite ora è di 100 mila dollari). Ma il nocciolo rimane sempre quello: lo Stato dovrebbe comprare i debiti cattivi delle istituzioni finanziarie, per salvarle dal fallimento.

Molta opinione pubblica si oppone al piano definendola un “salvataggio di Wall Street” a spese dei contribuenti americani. Centinaia di economisti fanno notare che il piano è solo un calmante temporaneo, un’inezia inutile in confronto all’enorme bolla speculativa finanziaria.

“Non c’è molto spazio per l’ottimismo” ha detto a Reuters Masamichi Adachi, economista della JP Morgan in Giappone. “Anche se il piano viene accettato, le paure sull’economia globale rimangono ed è difficile che i mercati finanziari si stabilizzino. Questo è un mondo totalmente diverso. Tutto ciò che l’amministrazione Usa sta facendo è solo per prevenire un collasso globale. Forse potranno dare qualche scossa ai mercati, ma non offrono una soluzione di fondo”.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Un mondo pieno di debiti, produrrà crisi economiche e politiche (IV)
12/04/2018 12:01
Lo squilibrio cinese, fra eccedenze valutarie e manipolazione dello yuan (III)
11/04/2018 14:48
Il paradosso Usa: una superpotenza piena di debiti e con la voglia di guerra (II)
10/04/2018 11:12
Economia mondiale in crisi. La fine di un'epoca (I)
09/04/2018 14:21
Banca mondiale: Scende la crescita globale verso una crisi da cui “non si salva nessuno”
18/01/2012


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”