17/02/2006, 00.00
CINA
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In Cina 700 milioni di lavoratori rischiano malattie professionali

Il 90% dei malati per causa di lavoro sono migranti. Lo Stato da decenni trascura la salubrità del luogo di lavoro, perché in "un'economia di mercato" compete alle aziende.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – In Cina i lavoratori migranti sono i più esposti alle malattie professionali, come risulta dalle statistiche del ministero della Sanità. Lo Stato finora è intervenuto poco per assicurare adeguate condizioni di lavoro.

Il 90% di coloro che hanno malattie professionali  sono lavoratori migranti, in conseguenza – dice l'Amministrazione statale per la sicurezza sul lavoro – delle misere condizioni di lavoro. Inoltre il numero dei malati cresce ogni anno, specie tra i lavoratori più giovani. Circa 700 milioni di dipendenti di 16 milioni di imprese - ha detto a gennaio l'Amministrazione generale per la sicurezza sul lavoro - sono a rischio, soprattutto chi lavora nelle industrie delle città minori.

Molto diffusa la pneumoconiosi, malattia polmonare che colpisce i minatori per la continua inalazione di polveri. I dati ufficiali parlano di 580 mila malati e 140 mila morti negli ultimi 50 anni, ma sono solo indicativi dato che sono stati calcolati con i dati raccolti nel 1986, aggiungendo circa 15 mila nuovi casi l'anno e che la cifra non viene aggiornata da tempo. Molti medici ritengono il numero assai maggiore, poiché il dato considera solo chi dichiara il male. L'infermità può rendere inabili al lavoro, in un sistema dove la maggior parte delle miniere non garantisce assistenza sanitaria ai dipendenti, che spesso preferiscono continuare a lavorare finché possibile. La malattia causa forti dolori al petto, frequente tosse e raffreddore e può essere mortale: per la cura occorrono 8–10 mila yuan (1000-1250 dollari Usa), quasi un anno di stipendio.

Dagli anni '80 il governo ha sempre più trasferito alle imprese il controllo sulla salubrità nel lavoro, per la ragione che così avviene in una "economia di mercato". Ma molti datori di lavoro, specie privati, trascurano la sicurezza e la salute dei lavoratori per aumentare i profitti.

Ma la prevenzione delle malattie professionali – dice Ge Xianmin, esperto del settore – riguarda tutta la società e il governo deve intervenire. L'Amministrazione per la sicurezza sul lavoro dice che è allo studio una nuova disciplina della materia. (PB)

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