20/10/2006, 00.00
MALAYSIA - USA
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In Malaysia la gente guarda con timore all'accordo commerciale con gli Usa

di Joseph Masilamany

Il silenzio di Kuala Lumpur sui termini di un imminente Accordo di libero commercio con gli Stati Uniti suscita la protesta dell'opposizione, Ong e membri della società civile, che vogliono saperne di più. La paura è che il mercato interno non regga la competitività con i prodotti agricoli americani.

Kuala Lumpur (AsiaNews) – Partiti d'opposizione, lavoratori e piccoli industriali in Malaysia chiedono al governo più chiarezza sui contenuti dell'imminente round di negoziati commerciali con gli Stati Uniti. Il timore è che il silenzio di Kuala Lumpur sui termini del futuro Free Trade Agreement (FTA) con gli Usa miri a nascondere le effettive ripercussioni del patto sull'economia interna del Paese.

Per questo oggi una coalizione di partiti d'opposizione, Ong e rappresentanti della società civile si è riunita per chiedere al Ministero del commercio e dell'industria internazionale (Miti) di fermare i colloqui sull'FTA con gli Stati Uniti, finché non vengano studiate e rese pubbliche tutte le problematiche ad esso connesse.

Fino ad oggi si sono svolti già due round di colloqui, il primo a Washington e il secondo a Penang. Il prossimo è previsto dal 30 ottobre al 3 novembre a Kuala Lumpur, sotto la guida del segretario generale del Miti Abdul Rahman Mamatare.

Gli oppositori all'accordo commerciale con gli Usa sottolineano che di solito, prima e dopo ogni colloquio per l'FTA, la Rappresentanza commerciale statunitense presenta un rapporto al mondo del business e dell'industria della nazione con cui si appresta a stringere l'accordo. Nel caso della Malaysia questo non è avvenuto. "I colloqui tra i due Paesi - dice il presidente della coalizione anti-FTA, Xavier Jayakumar - sono così segreti che la popolazione e l'opinione pubblica non ha nessuna idea di quale sia la posta in gioco e che effetti avrà". Secondo quanto Jayakumar ha riferito alla stampa, il Miti "rifiuta di incontrare la coalizione anti-FTA e nonostante la promessa di tenerci aggiornati, non ci ha ancora fornito nessun particolare sui colloqui con gli Usa".

Jayakumar spiega la preoccupazione più grande: "L'eliminazione di tariffe e barriere doganali all'import Usa sommergerà il mercato malaysiano di prodotti agricoli americani resi meno costosi dai sussidi governativi". "Già abbiamo problemi di competitività con il riso dalla Thailandia – aggiunge – come faremo quando arriverà anche il riso statunitense? Di questo il 25% della produzione ha sussidi da Washington, un'assistenza molto più consistente di quella che ricevono invece i contadini malaysiani da Kuala Lumpur".

Per tutti i cinque giorni del prossimo round di colloqui sull'FTA gli oppositori hanno indetto una manifestazione davanti alla sede dell'incontro: lo Sheraton Imperial Hotel della capitale.

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