Inflazione al 6,5%; i cinesi temono per il costo del cibo
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – L’Ufficio nazionale di statistiche ha diffuso le cifre dell’inflazione per il mese di ottobre 2007: in un anno l’inflazione è salita al 6,5% mettendo in difficoltà molte famiglie che si basano su salari da operaio e che vedono il prezzo dei cibi salire sempre più.
Lo scorso settembre l’inflazione era il 6,2%. Quella di ottobre è il valore più alto dal dicembre 1996, quando ‘inflazione raggiunse il 7%.
Per frenare il fenomeno, che rischia di scuotere la società cinese, gi economisti si attendono che la Banca Popolare di Cina aumenti i tassi di interesse sul denaro, frenando prestiti facili delle banche a privati e imprenditori.
La popolazione, i cui stipendi non aumentano, vede crescere sempre di più il prezzo delle cibarie. In un anno i prezzi dei cibi sono saliti del 17,6%; la carne di maiale oltre il 70%; le verdure quasi al 30%; olio da cucina del 34%.
La continua crescita dei prezzi sta creando angoscia per il futuro delle famiglie. La scorsa settimana a Chongqing, in un supermercato Carrefour vi è stata una svendita sottoprezzo di olio da cucina. La gente ha fatto code lunghissime per procurarselo e nella calca 3 persone sono morte calpestate dalla folla.
Il governo teme anche che la crescita dell’inflazione generi nuove rivolte sociali e sta adoperandosi per calmare le acque. Giorni fa il premier Wen Jiabao ha incontrato a Pechino alcune famiglie povere e le ha consolate per i prezzi troppo alti delle cibarie. Secondo Wen i motivi che stanno dietro agli aumenti sono il prezzo internazionale del petrolio e il costo delle granaglie. Il premier ha anche promesso che il governo farà di tutto per mantenere stabili i prezzi.
15/10/2019 10:39