06/05/2009, 00.00
ASIA - CINA
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Influenza suina: suora coreana, primo contagio diretto in Asia

La religiosa non era stata in zone infette. Rigide misure di quarantena in tutta l’Asia, in Brunei isolati 200 soldati britannici. In buona salute i cinesi rimpatriati dal Messico. La Cina stanzia 5 miliardi di yuan per la prevenzione.
Hong Kong (AsiaNews/Agenzie) – Ha contratto il virus una suora sudcoreana che non era stata nelle zone infette: è il primo caso di contagio diretto in Asia. Invece stanno tutti bene e atterreranno oggi a Shanghai i 97 turisti cinesi rimpatriati con urgenza dal Messico tramite un aereo mandato dal governo cinese. Sul volo i passeggeri sono già visitati dai medici, che li hanno trovati “in normali condizioni di salute”.
 
Intanto non sono potuti partire le decine di turisti messicani messi in quarantena a Shanghai dalle autorità sanitarie cinesi, sebbene nessuno mostri sintomi di malattia. Oggi il ministro della Sanità ha spiegato che la quarantena finirà domani e potranno partire.
 
Restano pure in isolamento oltre 20 studenti canadesi, in un albergo a Changchun (Jilin), sebbene non mostrino segni di malattia.
 
Ieri il premier Wen Jiabao ha annunciato lo stanziamento di 5 miliardi di yuan (500 milioni di euro) per impedire all’influenza di entrare in Cina. Tra le rigide misure adottate, sarà sottoposto a controllo medico chiunque provenga da zone colpite dal contagio e ogni veicolo usato per il trasporto sarà sterilizzato.
 
Il Brunei ha messo in quarantena per almeno 10 giorni 200 soldati britannici, provenienti da Hong Kong e venuti per esercitazioni militari, perché tre di loro hanno la febbre.
 
Anche Singapore ha messo in quarantena 8 viaggiatori tornati dal Messico, sebbene non mostrino sintomi di malattia: chi la trasgredisce rischia sei mesi di carcere. Nelle Filippine sono sotto osservazione tre persone, tra cui due filippini provenienti da Hong Kong.
 
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità ci sono oltre 1.500 casi accertati nel mondo in 21 Stati, soprattutto in Messico, Stati Uniti e Canada. Ieri c’è stato il secondo morto per l’influenza A/H1N1 al di fuori del Messico, una donna del Texas con problemi cronici di salute. L’Oms ritiene sempre la situazione di grado 5, che indica che una pandemia può essere imminente.
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