20/04/2007, 00.00
PAKISTAN
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Introdurre la sharia “distruggerà immagine internazionale ed economia”

di Qaiser Felix
Il presidente dell’All Pakistan Minorities Alliance ha chiesto alla Corte Suprema pakistana di intervenire contro i tentativi di “talebanizzazione” del Paese portati avanti da studenti e religiosi islamici. Il rischio è quello di distruggere l’immagine e l’economia nazionale.
Islamabad (AsiaNews) – Il tentativo di introdurre la sharia in Pakistan “non serve a nessuno, va contro il pensiero del padre della patria e rischia di distruggere la nostra immagine internazionale e la nostra economia”. E’ il pensiero del presidente dell’All Pakistan Minorities Alliance, Shahbaz Bhatti, che nel corso di una conferenza stampa nella capitale ha condannato le attività “intolleranti” degli studenti della madrassah Jamia Hafsa e dei religiosi del Lal Masjid, che “cercano di imporre la talibanizzazione del Pakistan”.
 
Bhatti si è appellato alla Corte Suprema del Paese per chiedere un intervento contro l’amministrazione della scuola islamica, colpevole di “diffondere l’estremismo religioso e l’anarchia nella nazione, portando avanti una sorta di Sato parallelo”. Inoltre, “il governo deve intervenire per fermare le attività illegali compiute dagli studenti della Jammia Hafsa, che fino ad ora sono rimasti impuniti. Islamabad deve fermare questi atti di terrore contro la popolazione”.
 
Parlando ad AsiaNews, Bhatti spiega: “Gli studenti islamici bruciano videocassette, terrorizzano le donne e danno vigore alla sharia, che non è la legge in vigore in Pakistan. Queste azioni non sono solo illegali, antidemocratiche e contrarie all’etica, ma anche segnali di un atteggiamento barbaro nei confronti dei diritti umani”.  Va poi segnalato, continua l’attivista, che “il comportamento di questa madrassah va contro l’ideologia ed il pensiero di Qauid-e-Azim, padre della nostra patria. Cercare di imporre un’ideologia radicale verrà letta come una minaccia all’intera comunità internazionale e rafforzerà tutte quelle frange che credono nella violenza, nell’odio e nel terrorismo”.
 
Questo “si ripercuoterà sulla nostra economia: la nostra immagine ne risentirà ed andranno persi capitali ed investimenti stranieri, che non avranno alcuna voglia di rischiare i loro soldi in un’atmosfera dominata dall’integralismo”. In conclusione, Bhatti ricorda che “i veri patrioti pakistani non permetteranno mai ai ‘nuovi talebani’ di prendere in ostaggio la nostra madre patria. La Costituzione è già piena di articoli islamici: non serve a nessuno, e farebbe solo gravi danni, introdurre la sharia e l’islam radicale”.
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